Cos'è?Si mangia? Si compra? Si fa? E' una tassa sulla serenità? E' un film?Beh... sì... in effetti ci han fatto anche un film, ma non è di questo che voglio parlare.A me è capitato di vedere questa parola scritta come insegna di un lussuoso hotel o su una bella barca a vela ormeggiata nella darsena... e leggerla mi ha dato una sensazione di piacevolezza, mi ha fatto pensare a qualcosa di sereno, rilassante... Ho immaginato centri benessere, posti paradisiaci nei mari del sud... Esiste anche la traduzione in italiano, "serendipità" ma... voi l'avete mai usata questa parola e sapete cosa significa?Ora sfoggio un po' di cultura "googlesca"... *___^Serendipity indica che ci viene incontro esattamente la cosa che si andava cercando ma in modo totalmente casuale.Serendipity è anche fare per caso una scoperta felice: indica il trovare qualcosa di prezioso mentre si cerca tutt’altro o l’imbattersi in quel che si sta cercando, ma in un luogo o in un modo del tutto inaspettato. Serendipity significa quindi, in qualche modo, la fecondità dell’errore e cioè cercare una cosa e trovarne un'altra, magari più interessante. Una famosa frase di Pablo Picasso la sintetizza bene con: “Io non cerco, trovo”.Il termine fu inventato dallo scrittore Horace Walpole nel 1754 con la fiaba "I tre principi di Serendip", in cui i protagonisti trovavano cose di cui non erano in cerca.Sintetizzando, il sultano di Serendip (l’antica Ceylon nonché attuale Sri Lanka) cercava l'oro, attraversò monti e vallate, ma non lo trovò.Trovò invece il tè che lo arricchì.Il termine serendipity venne ripreso nel nostro secolo da scienziati, economisti e scrittori.Intorno al 1914 fu messo in circolazione negli ambienti scientifici e definito formalmente come "la felice facoltà, o fortuna, di trovare per mezzo di una perspicacia accidentale, elementi interessanti di informazione o prove impreviste delle proprie teorie; scoperta di cose impensate”.In pratica si riconosceva il fatto che gli scienziati scoprissero per caso o per loro intuizione cose che non cercavano.Si devono alla serendipità importanti scoperte scientifiche come la legge sulla gravità universale di Newton (con la famosa mela cadutagli sulla testa) e il principio d’Archimede (chi non ricorda l”Eureka” da lui gridato nella vasca da bagno?).Nonché piccole e grandi scoperte tecnologiche come il nylon, la pentola antiaderente, il velcro, il post-it.E, in medicina, scoperte come l’insulina, il Pap test, la penicillina.Ecco... bellissimo quindi imbattersi nella serendipity... Chi non vorrebbe trovare qualcosa di eccezionale, senza nemmeno cercarlo o sapere che esiste?Che so... raccogliere un caspo di insalata e trovare nell'orto un antico tesoro?Oppure cercare il principe azzurro e trovare inaspettatamente... un rospo!Ehm... no!!! Forse questo è un caso di serendipity negativa ed è proprio meglio non imbattersi in questa "inserendipità"... :-(((Buon fine settimana... Cra cra cra
SERENDIPITY
Cos'è?Si mangia? Si compra? Si fa? E' una tassa sulla serenità? E' un film?Beh... sì... in effetti ci han fatto anche un film, ma non è di questo che voglio parlare.A me è capitato di vedere questa parola scritta come insegna di un lussuoso hotel o su una bella barca a vela ormeggiata nella darsena... e leggerla mi ha dato una sensazione di piacevolezza, mi ha fatto pensare a qualcosa di sereno, rilassante... Ho immaginato centri benessere, posti paradisiaci nei mari del sud... Esiste anche la traduzione in italiano, "serendipità" ma... voi l'avete mai usata questa parola e sapete cosa significa?Ora sfoggio un po' di cultura "googlesca"... *___^Serendipity indica che ci viene incontro esattamente la cosa che si andava cercando ma in modo totalmente casuale.Serendipity è anche fare per caso una scoperta felice: indica il trovare qualcosa di prezioso mentre si cerca tutt’altro o l’imbattersi in quel che si sta cercando, ma in un luogo o in un modo del tutto inaspettato. Serendipity significa quindi, in qualche modo, la fecondità dell’errore e cioè cercare una cosa e trovarne un'altra, magari più interessante. Una famosa frase di Pablo Picasso la sintetizza bene con: “Io non cerco, trovo”.Il termine fu inventato dallo scrittore Horace Walpole nel 1754 con la fiaba "I tre principi di Serendip", in cui i protagonisti trovavano cose di cui non erano in cerca.Sintetizzando, il sultano di Serendip (l’antica Ceylon nonché attuale Sri Lanka) cercava l'oro, attraversò monti e vallate, ma non lo trovò.Trovò invece il tè che lo arricchì.Il termine serendipity venne ripreso nel nostro secolo da scienziati, economisti e scrittori.Intorno al 1914 fu messo in circolazione negli ambienti scientifici e definito formalmente come "la felice facoltà, o fortuna, di trovare per mezzo di una perspicacia accidentale, elementi interessanti di informazione o prove impreviste delle proprie teorie; scoperta di cose impensate”.In pratica si riconosceva il fatto che gli scienziati scoprissero per caso o per loro intuizione cose che non cercavano.Si devono alla serendipità importanti scoperte scientifiche come la legge sulla gravità universale di Newton (con la famosa mela cadutagli sulla testa) e il principio d’Archimede (chi non ricorda l”Eureka” da lui gridato nella vasca da bagno?).Nonché piccole e grandi scoperte tecnologiche come il nylon, la pentola antiaderente, il velcro, il post-it.E, in medicina, scoperte come l’insulina, il Pap test, la penicillina.Ecco... bellissimo quindi imbattersi nella serendipity... Chi non vorrebbe trovare qualcosa di eccezionale, senza nemmeno cercarlo o sapere che esiste?Che so... raccogliere un caspo di insalata e trovare nell'orto un antico tesoro?Oppure cercare il principe azzurro e trovare inaspettatamente... un rospo!Ehm... no!!! Forse questo è un caso di serendipity negativa ed è proprio meglio non imbattersi in questa "inserendipità"... :-(((Buon fine settimana... Cra cra cra