MAI DIRE MAI

NON SEMPRE IL TRE È IL NUMERO PERFETTO


Puta caso che io sia la migliore amica di Tizia che è anche stata mia diretta collega e con la quale ho lavorato per dieci anni....E puta caso che da cinque anni ho cambiato collega e lavoro ora con Caia, una collega con cui mi trovo bene e con la quale è sorta una certa amicizia.Solo che con la prima di tratta di "Amicizia", mentre con la seconda di "amicizia". Chiara la differenza?E considerate anche che la seconda è tremendamente gelosa della prima, perché si rende conto del diverso rapporto che ho con lei.Se poi ci mettiamo anche il fatto che tra loro due non corre buon sangue, perché hanno entrambe due caratteri mica da ridere, ecco che il quadro è presto fatto.Onestamente, devo dire che noi tre, siamo abbastanza particolari: scendiamo poco a compromessi, vogliamo vederci chiaro, le cose le diciamo sempre fuori dai denti... Insomma, a scuola siamo considerate "toste". Però.... con alcune differenze.Ora... tra le tre.... ovvio che io sia........ la migliore! *__^ E la più modesta, sicuramente! Però però però....... analizziamo obiettivamente la situazione:- io sono quella più "oca", quella che se ne sbatte del gossip scolastico, che è sempre l'ultima a sapere le cose perché non sono interessata ai fatti degli altri, e che anche se li vengo a sapere, tempo una giornata, e me li sono dimenticati!Le altre due, da questo punto di vista, sono l'esatto opposto, ma con finalità diverse:- la mia amica Tizia, vuole essere amata e lodata da tutti... e ci tiene da matti ad essere sempre la prima della classe... per cui, a parte un carattere difficile e puntiglioso, deve sempre uscirne pulita da ogni situazione. Ha una memoria da elefante, sia nel bene che nel male e se le avete fatto un torto nel lontano 1992, statene certo che si ricorderà anche l'ora, le parole e come eravate vestite in quel frangente. Essendo molto affezionata a me, la cosa non mi preoccupa, perchè alla fine ci passa sopra, ma non dimentica. Ed è diventata la mia memoria storica;- Caia invece è proprio curiosa all'inverosimile, non le deve scappare nulla. Con lei, le cose iniziarono in modo piuttosto burrascoso perchè, anni e anni fa, si offese con me perché dopo una discussione per vari fatti poco piacevoli, le dissi apertamente che mi ricordava le portinaie dei vecchi palazzi di città di una volta, quelle che sapevano tutto di tutti, quelle che, grazie ad una chiacchiera oggi e ad un'origliata domani, erano informatissime su qualsiasi cosa del condominio.Idem a scuola. Però poi, col tempo, apprezzò il fatto che almeno io non le sparlavo alle spalle.Da quando poi lavoriamo assieme, abbiamo legato abbastanza perchè come insegnante è una delle poche che stimo e che lavora e si rapporta ai genitori come faccio io.Però, visto che tra le tre, io sono quella perfetta, talvolta, le ho colte in castagna a fare il doppio gioco con le altre colleghe. Ma me ne sono sempre stata zitta. Questo per dire che entrambe non sono sante e che hanno le loro pecche (io no, eh! Sia chiaro! Ah ah ah...)A questo punto mi direte: ma che belle amiche che ti sei scelta!Beh... vi assicuro che questo è quanto di meglio passa il convento. Almeno per il mio carattere. Figuratevi come sono messe le altre... Da piangere!Ragazzi... non avete idea di cosa voglia dire lavorare con un branco di gall.... ehmmmm... di donne!Comunque, volente o nolente, io sono il punto di riferimento di entrambe... sia nel lavoro che nel disbrigo di tante piccole questioni quotidiane, o come spalla su cui piangere e sfogarsi. Bon.Pertanto, sono un blando collante tra le due... che giusto non si mandano a quel paese a vicenda, perché non sono ben sicure con chi mi potrei schierare dovendo scegliere.E sarebbe ben difficile, perchè una è la mia Amica, l'altra la mia Collega......Detto questo, capite che il triangolo, che Renato Zero non aveva considerato, a me invece tocca considerarlo molto bene e procedere con i piedi di piombo.Tanto più, quando una bella mattina alle 8:20 (mentre io non ero in servizio) quelle due per un paio di battute infelici di entrambe, litigano di brutto, davanti a bidelli e colleghi.Come potete immaginare, sono stata tempestata per tutta la mattinata, da sms e telefonate di entrambe.Ognuna mi riferiva la propria versione, incazzata come una iena per l'affronto subito. Ed ognuna di loro, a loro modo e secondo la loro versione dei fatti, aveva ragione.Avete presente quando due bambini litigano, e tu adulto non ne vieni a capo perche ti trovi ad ascoltare: "lui mi ha fatto questo..." "sì, ma prima lui mi aveva  detto somaro...." "già, ma lui mi ha dato un calcio..." " ma quello non mi faceva giocare.... " "ma lui mi ha spinto... " "ma  quell'altro mi ha guardato!"......................Ecco: UGUALE UGUALE!!!E tu (nel caso specifico io, me medesima stessa....) ti trovi in mezzo a due fuochi! E che ho fatto? Ho indagato tra i presenti.E ne sono venuta a capo? Ovviamente no! Perché qualcuno (a seconda delle simpatie o antipatie pregresse) dà ragione a Tizia e qualcuno a Caia!Ho cercato di calmare gli animi.... ma a tutt'oggi, dopo due settimane, non si parlano e sono due bombe innescate, pronte ad esplodere se l'altra fa un passo falso!Da tutta questa storia... ho avuto anche la conferma di quanto sia ipocrita la gente, perché quasi tutti danno ragione a Tizia se parlano con lei, e a Caia se parlano con Caia!Stando così le cose, ognuna di loro si sente sempre di più dalla parte della ragione "...perchè tutti hanno capito che LEI ha sbagliato..." e non scendono dalle loro posizioni. Uffffff....Alla fine.... chi ci rimetterà con entrambe, va a finire che sarò io, perché sto cercando di far capire ad ognuna di loro le ragioni dell'altra e a far ammettere la propria parte di torto.In fondo, da sempre, un fosso si fa con due sponde.Ah! Dura vita quelle delle ranocchie! Cra cra
P E R I C O L O ! ! !