MAI DIRE MAI

LA RANA E LA DANZA


Che non è una favola di Fedro o Esopo. È il mio rapporto col mondo del ballo.Perché, ebbene sì,  alla fine ho convinto l'amica che aveva convinto me a fare due lezioni di prova, ad iscriversi al corso di balli latino-americani.  Abbiamo trovato un compromesso: io mi iscrivo per fare il corso completo di due lezioni a settimana,  lei una sola. Per tre mesi.E anche questa è andata. Ma per arrivare fin qui, ne è passata di acqua sotto i ponti, perché tutto nacque nel giurassico, quando ero piccola piiiiiiccola! All'epoca, mio babbo (che da giovane, nel dopoguerra, ballava il liscio, il boogie, il tip tap...), mi aveva insegnato a ballare il valzer, la mazurca ecc... Ma quando ero piccola, al massimo ballavamo girando tra salotto e corridoio. Finché decise di portarmi ai pranzi aziendali per le famiglie. Mia mamma non volle mai prendervi parte e quando fui appena appena un po' grandina,  avrò avuto sui 12 anni, portò me. Di solito, dopo il pranzo, c'era sempre un'orchestrina che suonava ed io ballavo con papà.  Ma non solo. Tra i suoi colleghi d'ufficio, c'erano anche uomini giovani, sui 25-30 (che per me allora, erano vecchissssssimi!)  che mi chiedevano di ballare e mi divertivo un mondo.Qualche anno dopo, una mia cugina più grande di me, prese in gestione una pensione con tanto di bar, ristorante e rosticceria. E come da tradizione, era normale organizzare qualche festa per i turisti, con tanto di musiche e danze.Si spostavano i tavoli del salone e grazie al jukeboxe (mitico!) c'era tutta la musica che si voleva.Però però.... voi vi immaginate un salone vuoto, la musica a tutto volume e i clienti seduti attorno? Ecco... seduti, appunto. Perché nessuno aveva mai il coraggio di aprire la danze. E ormai era consuetudine che fossimo io e mio babbo a lanciarci in pista per primi. Poi... tutti gli altri. Ballare mi è sempre piaciuto, ed anche quando ero seduta, i piedi seguivano comunque il ritmo, in automatico.Arriviamo ai miei 18-20 anni circa, quando cominciai ad andare a ballare con le mie amiche, ma si andava in discoteca... Ballavo sempre e comunque anche lì, per ore.... ma era ovviamente tutt'altro genere. Al massimo ogni tanto c'era una mezz'oretta di lenti. Qualche rara volta, si andava alla Ca' del Liscio. Ma rara rara, perché noi eravamo giovani e la gente che frequentava le balere era "vecchia", sui 40-50 anni! Ahahah....Poi mi sono fidanzata per la prima volta e l'uomo che scelsi non amava ballare.Il secondo fidanzato, l'attuale rospo consorte, idem come sopra.Intanto le mie amiche (che erano diventate delle "vecchie " di 40-50 anni, come me), hanno iniziato a frequentare assiduamente la Ca' del Liscio, altri locali simili o a partecipare a corsi di ballo.... ma io ero già agli arresti domiciliari nello stagno.Quest'anno.... beh.... quest'anno la ranocchia va alla riscossa e mi rimetto in ballo.  Nel vero senso della parola!Anche se, effettivamente, gli anni ci sono tutti e cose che facevo da giovane, ora mi sono precluse. Ricordo come giravo e saltellavo ballando polke e mazurke. Ora, basta mezzo giro e ho le vertigini e la nausea! Circa il saltare, essere rana, non mi aiuta affatto, uffa. Sarà che non sono più un peso piuma, ma solo un... peso? Buona serata. Cra cra