MAI DIRE MAI

LE STAGIONI DELLA SPIAGGIA...


Per me il mare ha sempre rappresentato una sicurezza, un punto fermo e significava essenzialmente vacanza e relax. La mia vita estiva gli ruotava attorno, con cicli di vari anni in cui ogni estate era fortunatamente sempre uguale a quella precedente. Rappresentava per me una certezza.Un tempo. Ora non più....Ci sono stati vari gli anni in cui, bambina, andavo al mare con i miei genitori ed il rito era sempre quello: ombrellone da piantare nella spiaggia libera, castelli di sabbia, pista con le biglie, partite a bocce, bagno..... Quando ero solo con mia mamma, ci si andava in bicicletta; quando ad agosto ci raggiungeva mio babbo, si poteva andare in macchina e quindi ci potevamo permettere un lusso in più: il materassino da gonfiare con la pompa. Non si finiva più, ma che soddisfazione, poi!!! Bellissimo periodo.Poi, da ragazzina o poco più, in spiaggia ci andavo con le mie amiche, per cui basta spiaggia libera: affittavamo un ombrellone con due lettini e dividevamo la spesa. Era il periodo degli "spiedini" perché andavamo in spiaggia subito dopo pranzo (ed intendo che alle 13:00 eravamo già stese) e ci stavamo fino alle 19/20 sui lettini, a girare e rigirare per ottenere un'abbronzatura invidiabile. Eravamo quasi sempre le ultime a venir via, mentre i bagnini passavamo a riordinare lettini e ombrelloni e a rastrellare la sabbia. Erano gli anni del bagno verso le 17:00 seguito dal gelato.... a cui spesso seguiva un altro bagno dopo le 19 quando l'acqua era davvero calda e meravigliosa e soprattutto c'era pochissima gente.Poi è arrivata l'epoca del principe rospo: la vita di spiaggia è continuata identica, ma più felice.Dopo il matrimonio, quasi tutto uguale, fino all'arrivo del girino: da lì in poi le cose sono cambiate, e per un tot di anni, spiaggia per me è significato un duro lavoro. Lo portavo al mare tutti i santissimi giorni al mattino presto e quando arrivavo, io ero già bella che cotta e pronta per andarmi a letto. Invece arrivava il bello: giochi di sabbia, castelli, piste di biglie, passeggiate, giochi come scivoli, altalene, reti, tunnel...., bagno con salvagente o braccioli..... Tornavo a casa prima delle 11 circa e da lì ripartiva la mia giornata... Arrivavo a fine estate, esausta! Quello che ci voleva per iniziare un anno scolastico!Quando il girino è cresciuto, mi sono di nuovo riappropriata un po' della spiaggia, sfruttando anche il lettino. Ma stavolta rigorosamente stando all'ombra. Era finita l'epoca degli "spiedini"... Era iniziata quella dell'abbronzatura soft e delle nuotate.Ma da qualche anno, qui, non c'è un'estate uguale all'altra:- o piove 28 giorni in un mese;- o il clima è terribilmente afoso;- o ai primi di agosto c'è aria di fine settembre;- o arriva l'annata della mucillagine;- oppure quella delle meduse....- ma anche quella delle cose che van tutte storte..Insomma: mentre un tempo c'erano cicli di vari anni prima di passare al ciclo successivo in cui le cose procedevano come da copione, ora, ogni estate è un terno al lotto. E siccome beccare un terno non è che sia così facile, ogni estate rischia di deludere le mie aspettative.Ma c'è un rimedio: non aspettarsi nulla. (Oddio! Alfrè! Tu non c'entri.... nulla! Ahahah) Intanto il mio Ferragosto è passato.... come un giorno qualsiasi....E tra poco è Natale... Aspe' che vado a tirare fuori gli addobbi! *___*