MAI DIRE MAI

LIBERTÀ VS SOLITUDINE


Sono ancora viva. Forse.... O forse sono in coma profondo.Le cose non vanno per niente meglio, anzi la situazione si complica sempre più. Con i miei, un disatro. Ci son voluti quasi due mesi perché mio babbo si riprendesse dalle varie influenze....., ma in questi due mesi è invecchiato fisicamente di vent'anni ed altrettanto di testa.Mia mamma, sempre peggio. Arrabbiata e accanita come una vipera contro mio babbo e contro me. Con lei non si discute. Se dovesse succedere loro qualcosa, io ho le mai legate, perché mia mamma non vuole assolutamente darmi una delega del loro conto in banca. Va beh.....La parola che più di ogni altra descrive il periodo che sto vivendo è "panico". Panico generato dalla paura di non essere in grado di gestire la situazione da sola. Perché se è vero che sto riacquistando sempre di più la mia libertà visto che il figlio vive quasi sempre a Bologna ed il consorte rientra solo di notte per dormire, la cosa va di pari passo con la solitudine. E da sola, affrontare tutto quanto, è difficile. Il consorte si è finalmente deciso, e mi ha annunciato che è ora che ognuno prenda la propria strada. Quando andrà via, però, non si sa. Ma è un piccolo passo avanti . Qualcosa si smuove. Peccato non lo abbia deciso quindici anni fa.... A quarant'anni la vita si affronta diversamente che non a cinquantacinque.Di pari passo, l'erede, sta prendendo sempre più sembianze/atteggiamenti/comportamenti identici a quelli del padre. Che in questo periodo è mooooolto disponibile a portarlo a concerti/mostre/manifestazioni/ristoranti..... cosa che non ha mai fatto in 20 anni. Ed è anche andato a dirgli che, essendo maggiorenne, giustamente può scegliere con chi dei due andare a vivere. E visto che da parecchi mesi, qualsiasi cosa io dica, sono sempre oggetto di contestazione e polemica da parte mio figlio, niente di più semplice che scelga di andare a vivere col padre. Cosa che, a questo punto, mi auguro. Almeno mi mangerò meno il fegato.Il consorte comunque, si sta comportando nel peggior modo possibile.... perché della prossima nostra preparazione, gliene ha parlato da solo.... e chissà che diavolo gli ha detto. Comunque, con loro due, ho deciso che smetto di lottare. Che vadano al diavolo entrambi. Se mio figlio non è deficiente, capirà.....forse tra vent'anni. Amen. Io gli dato la mia vita. Ora si gestisca la sua come vuole. Ma, vi assicuro, che non ne fa una per il verso.  Alla faccia di quelle mamme che difendono a spada tratta i loro figli maschi anche contro ogni evidenza. Il mio, non è difendibile. Tutto quello che ho cercato di costruire nella mia vita, è crollato.... sono sommersa da macerie. Marito, figlio, genitori.... non ho nessun appiglio, niente si è salvato. E non ho fratelli o sorelle, nè zii o cugini. Sola. Sono sola.Mi solleva il morale, solo il fatto di avere attorno a me persone speciali: un paio di colleghe, qualche amica e varie amicizie "virtuali" molto presenti che si preoccupano e mi danno costantemente dimostrazioni di affetto..... questa è davvero l'unica nota positiva......per il resto il colore predominante è il grigio.Ora avete capito perché sono mesi che qui non ci metto piede. Mi stanco da sola di leggere le mie lagnanze.Un abbraccio a tutti.... Forse rientrerò qui nel prossimo millennio.......