MAI DIRE MAI

CAVARE UN RAGNO DA UN BUCO.....


Per noi rane dovrebbe essere abbastanza facile, dal momento che ce ne cibiamo e che la nostra lingua è lunga e saettante. Ma per i maschi non lo è altrettanto.Rincasando ho appena assistito ad una scena che mi ha riportato alla memoria un fatto che mi è accaduto una decina d'anni fa. Stamattina un papà stava attraversando la strada con la sua piccolina di pochi anni: lei con zainetto per la scuola materna in spalla, un sacchettino in mano, oltre ad un peluches e un giubbottino, mentre mangiava qualcosa. Il padre con in mano.... le chiavi della macchina! Eh, scusate.... mica può rischiare che gli venga un attacco di ernia, poveretto!Allora.... io, una decina d'anni fa, ebbi la bella idea di rompermi la zampetta anteriore destra (su... dai... il braccio destro!) proprio a metà luglio. Stagione stupenda, considerando che io d'estate non lavoro... ma pessima se si pensa che abito al mare e che non volevo rovinare tutta l'estate a mio figlio che all'epoca aveva pochi anni. Per cui, tutte le mattine un nonno disponibile al sacrificio (cosa non si fa per un nipote!!!) veniva a prelevarci alle 8,30 ci scaricava in strada davanti allo stabilimento balneare e tornava a riprenderci un paio d'orette dopo.Considerate che il gesso lo dovetti portare per 35 gg.... praticamente quasi tutta l'estate.Per cui, chi era lì in quel momento, avrebbe visto una rana con la zampa ingessata che portava al mare il suo girino con tanto di passeggino, borsona con i teli e quant'altro, borsona con i giochi, salvagente già gonfiato (per far prima), borsa classica del passeggino con tutto l'occorrente per il bebè (cambi, cremine, biberon, ciucci, acqua ecc ecc) e che arrancava fin sotto l'ombrellone. Da lì iniziava il bello.Bisognava sistemare i teli, i vestiti, i giochi, spogliare il piccolo, mettergli la crema solare, berretto ed occhiali (per le pinne e il fucile, c'era tempo...), portarlo a riva a cercare le conchiglie, sedersi sulla sabbia a fare castelli e piste per giocare con le biglie, nonchè fargli fare il bagnetto (il tempo doveva pur passare in qualche modo!). E poi tornare sotto l'ombrellone, cambiarlo, vestirlo, fargli far merenda.... E vuoi che non dovesse mai andare al bagno? E come no! E ve le raccomando le toilette della spiaggia, ad entrarci con un braccio rotto ed un bambino. No... dai... ve le risparmio! Poi  riordina tutto... che già lo odio adesso, figuriamoci all'epoca! Poi, sistemato di nuovo tutto e carica come un mulo, senza contare gli eventuali capricci, attendere l'arrivo del nonno-angelo della salvezza, che ci riportava a casa. Dove non era poi finita: doccia, pranzo ecc ecc.Questo 5 giorni a settimana, perchè nei week end il rospo consorte era a casa. Meno male, penserete, così almeno qualcuno che dava una mano. Mica tanto, perchè lui di mani all'epoca, ne aveva SOLO due, e se in una teneva il suo libro e nell'altra il salvagente e sentiva la sottoscritta che urlava: "Prendi xy che sta scappando in stradaaaaaaaaaaaaaa!" lui rispondeva flemmatico: " E come faccio? Ho le mani impegnate!" Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!Beh.... vi garantisco che in quel momento ho avuto la tentazione di spezzargli entrambe le zampette!Cra cra cra!