MAI DIRE MAI

CANCELLARE LA LAVAGNA


Tutti siano stati a scuola... tutti abbiamo avuto in classe una lavagna. A fine mattinata, su di essa ci sono i segni della cultura, ma anche dell'ignoranza (spesso degli alunni, ma talvolta, ahimè, anche degli insegnanti!!! Sob!). Se le lavagne fossero dotate di memoria e potessero parlare, quante ce ne racconterebbero!!! Di cose giuste e di strafalcionate. Alla fine delle lezioni il loro colore originario è celato da una coltre di gesso. Il mattino seguente, invece tutto è stato cancellato e la lavagna pulita è pronta per affrontare una nuova giornata.Io insegno e tante volte ho scritto e fatto scrivere alla lavagna e altrettante volte ho cancellato. Dopo la passata della cimosa (= il più famoso cancellino! che non è affatto un cancello di piccole dimensioni....) la lavagna non è propriamente pulita, ma ci può scrivere nuovamente di altri argomenti.Ebbene, io da qualche tempo, agisco su di me, come se la mia mente fosse una lavagna. Quando i pensieri sono tanti, quando le preoccupazioni aumentano, quando gli impegni sembrano essere troppi, quando sento su di me un carico eccessivo da sopportate, quando mi pare di impazzire.... è come se la mia lavagna fosse tutta scritta e non ci sia più nemmeno lo spazio per fare un puntino con il gesso.Ecco, in quei momenti, faccio come a scuola: prendo il cancellino, pulisco la lavagna e ricomincio a scrivere una cosa alla volta.... Allo stesso modo, tolgo tutto dalla mia mente e ricomincio a pensare e ad affrontare un problema alla volta. Se penso contemporaneamente a tutto quanto, vado in tilt e non ne vengo a capo di nulla... affrontandone uno alla volta, ce la posso fare. Ho anche imparato a pensare solo al problema più urgente per primo e ad accantonare gli altri.... Un po' alla volta si risolve tutto. Forse.... uff....Buon fine settimana a tutti voi che avete la costanza di venirmi a trovare.....Cra cra cra!