MAI DIRE MAI

BOLLE DI SAPONE CONCENTRICHE...


Talvolta ho l'impressione che la vita (la mia vita... la vostra non so, dal momento che non ve la sto vivendo io... ehehehehh...) sia fatta da tante bolle di sapone concentriche, che mano a mano scoppiano.
Da bambina, ovviamente, vivevo in quella centrale, la più piccola.Credevo fosse tutto lì il mio mondo... Finchè crescendo, l'ho toccata... e fatta esplodere.Solo in quel momento, mi sono accorta di un mondo più vasto... e che quello della fanciullezza era inevitabilmente esploso e finito per sempre. Finito senza averlo assaporato: ero troppo impegnata a fare la brava bambina e ad ubbidire per godermelo.Adolescenza... altra bolla di sapone problematica... vissuta tra conflitti che parevano non dover terminare mai. Ma anche quella è scoppiata perchè il tempo delle mele era finito. E solo dopo mi sono resa conto di averla fatta esplodere senza aver goduto di quello splendido periodo lasciandomi sfuggire il meglio: ero troppo impegnata a seguire le direttive della mia famiglia per non deluderla... La terza bolla di sapone, è stata abbastanza grande, all'insegna del lavoro e del primo fidanzamento. Un periodo senza onori nè glorie. Pareva dilatarsi all'infinito quella bolla di sapone... ma l'ho fatta esplodere io volutamente, perchè ci stavo stretta e mi mancava l'aria. Periodo insulso... anche quello passato tra serietà, impegni e doveri.Un'altra bolla di sapone riguarda il primo periodo del mio matrimonio. Mi pareva grande, spaziosa, confortevole... eterna.Ma nulla è eterno... specie se fatto di acqua e sapone.E' esplosa pure quella... e mi sono ritrovata addosso tutti gli schizzi di schiuma. Era la bolla più importante... ma è svanita nel nulla, rubandomi anni preziosi...Ora sono dentro ad un'altra bolla... Ci vivo perchè non è possibile fare altro.Pare più grande, solida e resistente delle altre e  mi imprigiona: si dilata e si deforma e non riesco a farla esplodere per vedere cosa mi riserva la prossima...Perchè di sicuro ce ne sarà un'altra dopo... e quando ci salterò dentro, forse mi accorgerò che quella in cui sono adesso, non era poi così male e che me lo sarei dovuto giocare meglio il tempo trascorso qui. Ma sono troppo occupata a fare il mio dovere per godermela...Così, credo, che di bolla in bolla, esploderanno tutte finchè...  finchè arriverò in quella fatta di legno. Ed ogni volta che ne esplode una, ho il rimpianto di non aver mai vissuto pienamente per me: troppo ligia, troppo educata e rispettosa, troppo intenta a non trasgredire, ad ubbidire, a dar retta, a far contenti gli altri, a dare una buona impressione di me... Dovevo sempre far qualcosa per gli altri (genitori in primis... ma anche fidanzato, marito, figlio, colleghe, amiche...). Ed io? E a me, chi poteva pensare se non ci ho pensato nemmeno io? Pazienza... Questa vita è andata così. La prossima, se ci sarà... la lascio a chi vorrà viverla. Io, mi ritiro.Scusate, sarà colpa del tempo, ma mi sento grigia e piovosa come il cielo... abbiate pazienza ed andate oltre.Buon primo giorno d'estate... Cra cra cra...