Da pochissimo tempo mi sono avvicinata alle cime di rapa.Veramente mi ci sono sempre avvicinata quando, comprando frutta e verdura, le vedevo esposte... le osservavo... le sfioravo... pensavo di prenderle e... le lasciavo lì!Poi quest'anno, il grande passo: le ho comperate."Beh, che ci vuole?" direte voi. Nulla infatti. Niente di più semplice: basta prenderle con i guanti, metterle nel sacchetto, chiuderlo, pesarlo, prezzarlo e arrivati alle casse, pagare! ;-) Basta poco, che ce vò?Poi a casa, il bello... nel senso che non ne avevo un'idea di come pulirle e cucinarle. A casa di mia mamma, verdure tantissime, anche con la pasta, ma cime di rapa no. Forse perchè magari le bastavo io come testa di rapa... :-(((Fortunatamente esiste Internet (lo sapevate, vero? ) e ho iniziato a fare una ricerca. Ai miei tempi, fare una ricerca significava tirare fuori dalla libreria dei gran libroni, stenderli sul tavolo del soggiorno ed iniziare a scartabellare, oppure andare in biblioteca e fare lo stesso lavoro, mettendoci ore e ore.Adesso basta sedersi comodamente al pc ed il gioco è fatto.Ovviamente ho iniziato con la classica ricetta delle orecchiette alle cime di rapa... ma ho visto che comunque ci sono varie scuole di pensiero su come cucinarle.Alla fine, dopo vari tentativi, ho personalizzato la ricetta a mio gusto. Chissà se sarà anche il vostro.Ah, dimenticavo: se qualche pugliese passasse di qua, abbia pietà di me e non mi... scomunichi!STROZZAPRETI ALLE CIME DI RAPAPerchè gli strozzapreti e non le tipiche orecchiette, che tra l'altro mi piacciono e faccio anche?Così, per il gusto di far sposare una ricetta pugliese con un tipo di pasta romagnola.Per chi non li conoscesse (quasi tutti, credo...) è una pasta senza uova, quindi abbastanza leggera, a base solo di farina e acqua. Si fa la sfoglia piuttosto spessa, si taglia a striscioline più larghe delle solite tagliatelle e arrotolandole tra le mani, si ricava una pasta corta.
CIME DI RAPA ALLA CRA CRA
Da pochissimo tempo mi sono avvicinata alle cime di rapa.Veramente mi ci sono sempre avvicinata quando, comprando frutta e verdura, le vedevo esposte... le osservavo... le sfioravo... pensavo di prenderle e... le lasciavo lì!Poi quest'anno, il grande passo: le ho comperate."Beh, che ci vuole?" direte voi. Nulla infatti. Niente di più semplice: basta prenderle con i guanti, metterle nel sacchetto, chiuderlo, pesarlo, prezzarlo e arrivati alle casse, pagare! ;-) Basta poco, che ce vò?Poi a casa, il bello... nel senso che non ne avevo un'idea di come pulirle e cucinarle. A casa di mia mamma, verdure tantissime, anche con la pasta, ma cime di rapa no. Forse perchè magari le bastavo io come testa di rapa... :-(((Fortunatamente esiste Internet (lo sapevate, vero? ) e ho iniziato a fare una ricerca. Ai miei tempi, fare una ricerca significava tirare fuori dalla libreria dei gran libroni, stenderli sul tavolo del soggiorno ed iniziare a scartabellare, oppure andare in biblioteca e fare lo stesso lavoro, mettendoci ore e ore.Adesso basta sedersi comodamente al pc ed il gioco è fatto.Ovviamente ho iniziato con la classica ricetta delle orecchiette alle cime di rapa... ma ho visto che comunque ci sono varie scuole di pensiero su come cucinarle.Alla fine, dopo vari tentativi, ho personalizzato la ricetta a mio gusto. Chissà se sarà anche il vostro.Ah, dimenticavo: se qualche pugliese passasse di qua, abbia pietà di me e non mi... scomunichi!STROZZAPRETI ALLE CIME DI RAPAPerchè gli strozzapreti e non le tipiche orecchiette, che tra l'altro mi piacciono e faccio anche?Così, per il gusto di far sposare una ricetta pugliese con un tipo di pasta romagnola.Per chi non li conoscesse (quasi tutti, credo...) è una pasta senza uova, quindi abbastanza leggera, a base solo di farina e acqua. Si fa la sfoglia piuttosto spessa, si taglia a striscioline più larghe delle solite tagliatelle e arrotolandole tra le mani, si ricava una pasta corta.