Neverland

Post N° 358


Che schifo di giornata. La notizia della morte del tifoso laziale ad Arezzo mi è arrivata appena sveglia. Mi ci è voluto un po’ per metabolizzare. Com’è possibile picchiare altre persone perché tifano un’altra squadra? Com’è possibile? Si è perso la cognizione di quello che il calcio è: un gioco. E’ un gioco, non scordiamocelo. Non si può morire così, non è giusto. Non è giusto. Fermare il campionato? Sospendere le partite? Inneggiare cori contro la polizia? No, no e no. E’ un gioco, così bello. Ed è assurdo che succedano queste cose. Si pensava di risolvere la situazione con quattro stupidi tornelli piazzati alle entrate? Non è negli stadi che succedono casini, per lo meno non per la maggior parte. E’ fuori, che si scatena l’inferno. E’ fuori che fa schifo. E’ la mentalità con cui ci si reca allo stadio che fa schifo. Se ti alzi la mattina con l’idea di far la carica ai poliziotti, o di prendere a cazzotti il tifoso avversario, o di spaccare vetrine come un delinquente.. Bhè stai a casa tua. E sparati va. Che una vita del genere non è degna di essere vissuta. E’ uno schifo. Schifo, solamente schifo.