Sbocciata

#2


Ci passa una sbarra di ferro sui fianchi, fra il calore a sfregare di due corpi e l'aria che manca ai polmoni. Stammi a galla sulle parole, sul pensiero notturno di sussurro. E' un rullo, costante nelle orecchie l'ansimare di noi. Lievi, lievi ad onde che con le mani avvertiamo simili. come convulsi, mescolati e ancora. Fluidi c'inoltriamo nella carne, d'occhio in occhio a fissarci. E la notte avvampa dai polsi accelerati e nel buono che siamo. [Ci sentiamo in disarmo nella croce di certi piccoli incroci, nelle strade di Parigi. Labbra e d labbra ci sfumiamo, seducenti battaglie in attesa di un campo sul quale spogliarci del passato]