Sbocciata

-BitterSweet-


© Damiano CalìFilamenti di rovi e bronzo sono serpenti attorno ai miei occhiminati da stelle pronte a lacrimare nuvole color metallo. Stiletti amputarono arti creandomi in nuova creatura sognantee scucita dal cielo scontroso, poco prima del tramontomi furono tolti i sorrisi. E poi in piccoli passi sul fiume e fra i sassi rotondi e lucidi,morbidi al tatto mi disegnai l'altare per la preghiera. Nomade nel ruggito che chiede solo alle labbra, sbeccate dal Sole,di farsi intrepide colme di voce arrochita dal desiderio. E quando avrò meno aria saprò disegnarmi le mani come opera d'arte,piccole e deliziose apriranno le cerniere del mondo,riempiendo di fiori i silenzi altrui. E mi dimenticherò di dare l'acqua ai fiori e alle paroleper non dimenticarmi di me. [In queste tenebrose camere, dove vivo giorni grevi, di quà di là m'aggiro per trovare finestre (sarà scampo se una finestra s'apre). Ma finestre non si trovano, o non so trovarle. Meglio non trovarle forse. Forse sarà la luce altra tortura. Chi sa che cose nuove mostrerà. _ Costantino Kavafis ]