L'arte, l'artista

Una convinzione che è roccia da spaccare col pensiero....


Si è conclusa pacificamente, senza alcun incidente, la manifestazione di Vicenza contro l’ampliamento della base militare statunitense. Decine di migliaia di persone, in 200 mila hanno iniziato a marciare e verso le 14 sono confluite sotto il palco in Campo Marzio dove si sono alternati gli interventi degli esponenti di movimenti locali e di personaggi dello spettacolo, come Sabrina Guzzanti e il premio Nobel Dario Fo, applauditissimo. E' stata una manifestazione gioiosa e colorata. Ora si devono ascoltare le ragioni del movimento perchè è una risorsa straordinaria per la pace; grazie alla mobilitazione delle "bandiere della pace sui balconi" che l'Italia ha ritirato le truppe dalla sporca guerra in Iraq e avvierà una politica seria verso i paesi sconvolti dalle guerre, con nuove iniziative per offrire l'opportunità di elevare il tono della battaglia, di educare all'impegno, perché si realizzi, nell'ONU, nell'UNESCO, nella FAO, nell'OMS e nelle altre agenzie internazionali, le finalità stabilite negli statuti che le videro nascere e non costituiscano alibi di potere per giuochi in contrasto con essi. Le Nazioni Unite devono tornare ad essere il riferimento dei diritti fondamentali dell'uomo, della dignità e del valore della persona umana, nella uguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole, al pacifico progresso di tutta l'umanità.Considerazioni personali:La mia idea è che si potrebbe attuare la prassi gandhiana, ovvero "abbattere la montagna dell'indifferenza", cioè l'inacapacità di trasformare il nostro piccolo mondo, fatto di noi, l'incapacità di lasciare aperta la porta al resto di questo mondo globalizzato..... Questa prassi non evita sacrifici, ma potrebbe assumere nuovi significati, qualcosa di nuovo da offrire, capace di scuotere la coscienza di tanti uomini e donne semplicemente con noi stessi, un coro di libertà chè può diventare il coro di un popolo intero, capace di abbattere ingiustizia, prepotenza, guerre, violenza e morte. L'esempio è Gandhi, "piccolo grande uomo", riesce con le sue sole forze, a sconfiggere il potente Impero britannico e a realizzare il suo grande sogno dell’indipendenza per il suo paese. Come? Con la forza sbalorditiva della nonviolenza, del boicottaggio pacifico, della resistenza passiva. Alla vigilia del suo "digiuno fino alla morte" del dicembre 1932, Gandhi scrisse: "Le persone che si propongono di operare cambiamenti radicali nella condizione umana e sociale non possono fare a meno di suscitare un sommovimento nella società. Non è possibile ottenere nulla senza scuotere la società. Ci sono solo due metodi per fare ciò, uno violento e l’altro nonviolento. La pressione violenta agisce sugli esseri fisici e degrada sia chi la usa, sia la vittima mentre la pressione nonviolenta esercitata attraverso l’autosofferenza, come il digiuno, agisce in un modo completamente differente. Non tocca i corpi fisici, ma fortifica la condizione morale di coloro verso cui è diretta". E' un'idea, forse un'utopia, ma se tutte le piazze d'italia si animassero di tanta umanità e facesse in modo che l'ispirazione di pace venga condivisa, il messaggio arriverebbe carico di emotività e lascerebbe il segno....