L'arte, l'artista

"L'immaginazione è un albero"


"L'immaginazione è un albero. Lo sono le virtù integratrici di un albero. Lo sono le radici e i suoi rami. Un albero vive tra terra e cielo. Vive nella terra e nel vento". L'albero da noi immaginato diviene impercettibilmente cosmologico, epitome e creatore di un universo. Spesso gli attribuiamo un aggettivo come "cosmico", e lo rendiamo simbolo dell'illuminazione intellettuale e spirituale. Platone stesso lo descrive come "Asse luminoso di diamante".Paul Klee, ad esempio, si serve di alcune leggende sugli alberi per esprimere il concetto del processo che opera nell'artista: "l'artista si limita, al suo posto nel tronco dell'albero, a raccogliere ciò che emerge dal profondo e a trasmetterlo oltre"; in altre parole, Klee vide nella creatività umana semplicemente la prosecuzione del processo cosmico. Nel dipinto ................c'è la raffigurazione sequenziale di una metamorfosi nella quale, contemporaneamente, sono dipinti segmenti simbolici legati al passato, al presente e al futuro........ E' l'incontro tra due vite, nello scorrere del tempo, quella dell'albero e quella dell'uomo; l'albero che generosamente si spoglia e si dona, l'uomo che riceve. Le sue foglie quando cadono sono le immagini dell'uomo che passano ma che restano lo stesso come ricordo indelebile della sua esistenza. Sono ricordi che ognuno di noi tiene nascosti, lontano dal tempo insieme agli sguardi veloci...Quindi quale saggezza trarne? Amare gli alberi, e certamente quando l'albero non ci sarà più, l'uomo dovrà trovarsi pronto a sua volta ad amare con uguale dedizione, questa è l'essenza profonda del bene e del male, della vita e della morte, della conoscenza, dell'umano e del divino............Negli alberi, dunque, i primi uomini vedevano l'inizio della vita, di ogni vita; a ogni specie era legato un mito, una leggenda, un rito. Ai nomi degli alberi erano collegati i mesi lunari e le stagioni. Plinio scriveva "...Non meno della effigie degli Dei, non meno dei simulacri d'oro e d'argento, si adoravano gli alberi maestosi delle foreste..."E' nei boschi più che in ogni altro luogo che l'uomo del Duemila potrà trovare sé stesso; ma per arrivarci dovrà passare attraverso l'arte e la cultura per meglio capirli e amarli. Nei boschi, nei nostri boschi troveranno quello che troppi vanno a cercare lontano: il ristoro del fisico e la pace, l'equilibrio dello spirito.