niente da dire

neve


Nevica, ma non per caso. Nevica su una ferita aperta, nevica perché nevicava in uno dei giorni più belli della mia vita. Nevica perché quel cielo bianco possa coprire il buio, perché il freddo della neve è un freddo diverso, più accogliente. Un freddo che rimanda all’infanzia, alla spensieratezza.Nevica perché senza neve non sarebbe possibile fare finta di nulla, alzarsi la mattina, raggiungere l’ufficio, mangiare dormire e tutto il resto. Nevica perché io abbia compagnia, perché sia con me tutto quel fiume di parole. Nevica perché io senta ancora quel calore, quella vicinanza mai vissuta.Nevica perché non sarei questa se non fossi stata quella. Perché sono la somma di tante cose, perché sono immensa, maestosa, piena, doppia. Nevica perché non posso smettere di pensare, perché ho scoperto che ho bisogno di condividere, che non sono più capace, come ero, di tenermi tutto, di cantarmela e suonarmela. Nevica perché tutto è cominciato da lì, perché sono rinata, perché sono di più, sono altro. Perché la felicità evidentemente ha un prezzo, e per averla tutta, ora lo so, bisogna essere disposti a pagarlo.