niente da dire

perdutamente


Forse la differenza non è nell’età, è in come uno si pone, nelle esperienze vissute e, soprattutto, nella persona che si incontra.In non volevo.Perché si sa come va a finire, perché si, prima scintille poi lacrime, perché per alcuni è facile lasciarsi andare a grandi parole eppoi ridere quando ci credi.Io sapevo.All’inizio non decodifichi, senti quella strana cosa e pensi che fa così perché dopo l’ultimo ti sei sentita una merda e non ti sembra vero che. Eppoi cosa vai a pensare, ormai conosci tutto il copione completo dei titoli di coda.Ma un giorno vedi dentro quegli occhi te stessa, tutto quello che sei e nessuno vede tranne lui. E lo sa descrivere cosi bene che ti accorgi che quella donna, per la prima volta, ti piace.Scopri un’intimità e una condivisione che non conoscevi impegnata com’eri, ormai, a nasconderti.L’amore ti cambia. Oppure sa scoprirti, sa mostrarti chi sei, specie se non ci sono ruoli, clichè, immagini dentro cui rinchiudersi.Puoi essere vero e mostrare tutto, anche le imperfezioni e le paure, con la certezza che anche l’altro si aprirà e vi sentirete entrambi meno monchi, mancanti, sbilenchi.Io ho imparato a riderne. Tutte le mie manie assurde, il bisogno di prevedere ogni cosa per non farmi trovare impreparata (che illusione!), la mia pancia che vuol dire sempre e comunque la sua.Altrochè sbilenca, un vero disastro!Eppure.L’amore ti migliora, oppure sa coprire le lacune e mettere in mostra le bellezze. L’entusiasmo per le passioni, la tenacia e una sconfinata curiosità.Non volevo, ma come è possibile incontrarsi e riconoscersi senza aver voglia di viversi...