Post n°377 pubblicato il 15 Marzo 2012 da blimund.a
Il tempo vola fino a ieri andavo ancora a scuola e poco prima, il ricordo è vivo, la Barbie vestivo sono venuti i primi amori il sesso, i sapori, gli odori le delusioni, le curiosità, i tradimenti con tutti i loro tormenti poi il lavoro finalmente con cui potevo rendermi indipendente e il fidanzato di vecchia data che arriva alla sua ultima fermata poi solo mare aperto novità, esperienze, sconcerto e un grande fondamentale amore che rimarrà per sempre nel mio cuore è quasi tutto qui, ma che importa ora che tutte queste candele nascondono la torta… chi vivrà vedrà il futuro cosa sarà intanto mi godo il mio giorno, con questo bel cielo blu che mi fa ricordare anche chi non c’è più. |
Post n°376 pubblicato il 05 Marzo 2012 da blimund.a
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Post n°375 pubblicato il 26 Febbraio 2012 da blimund.a
Mi piacerebbe invitarti a bere un caffé. Una volta lo facevamo spesso, era una delle nostre coccole preferite. Ci sedevamo a quel tavolo del nostro bar, io ordinavo sempre un pasticcino, a volte anche un succo d’arancio. Tu no, tu quasi sempre solo caffé. Vorrei poter raccontare cosa c’era dentro questi incontri. Cosa mi rimaneva sempre quando, dopo un breve saluto, tornavo a casa. Vorrei poter dire che avrei rivoluzionato ogni cosa perché quelle coccole durassero un tempo indefinito. E invece no, mi tratteneva sempre una paura sottile, il timore di perdere qualcosa, non so bene. La rivoluzione non fa parte di me. Ho sempre detestato i cambiamenti improvvisi, mi sono sempre goduta le modifiche totali ma lente, quello che entra sottopelle e resta per sempre. Chissà, se avessi osato. Se avessi puntato i piedi, se avessi urlato. Se avessi lasciato perdere quella che ero per guardare senza timore quella che sarei potuta diventare. Se ti avessi raccontato un sogno, uno strampalato disegno di grande felicità. La tempesta avrebbe sommerso tutto oppure saremmo stati premiati? Non posso dirti che l’ho fatto per te, che non mi sono armata per difenderti. Sai che sono fatta male e forse solo adesso riesco a capire quanto. Però ho sempre pensato al male minore, illudendomi di capire. Ho capito? Hai capito? Non lo so e non lo sapremo mai. |
Post n°374 pubblicato il 07 Febbraio 2012 da blimund.a
Nevica, ma non per caso. Nevica su una ferita aperta, nevica perché nevicava in uno dei giorni più belli della mia vita. Nevica perché quel cielo bianco possa coprire il buio, perché il freddo della neve è un freddo diverso, più accogliente. Un freddo che rimanda all’infanzia, alla spensieratezza. Nevica perché senza neve non sarebbe possibile fare finta di nulla, alzarsi la mattina, raggiungere l’ufficio, mangiare dormire e tutto il resto. Nevica perché io abbia compagnia, perché sia con me tutto quel fiume di parole. Nevica perché io senta ancora quel calore, quella vicinanza mai vissuta. Nevica perché non sarei questa se non fossi stata quella. Perché sono la somma di tante cose, perché sono immensa, maestosa, piena, doppia. Nevica perché non posso smettere di pensare, perché ho scoperto che ho bisogno di condividere, che non sono più capace, come ero, di tenermi tutto, di cantarmela e suonarmela. Nevica perché tutto è cominciato da lì, perché sono rinata, perché sono di più, sono altro. Perché la felicità evidentemente ha un prezzo, e per averla tutta, ora lo so, bisogna essere disposti a pagarlo.
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Post n°373 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da blimund.a
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