Parliamone

DIFFAMAZIONE


Esprime un'opinione sul proprio blog - riguardo a fatti realmente accaduti facendo rimanere nel più completo anonimato le persone coinvolte - ma rischia di finire sotto processo per diffamazione (l'aver screditato la persona con notizie non vere). Il commento è stato fatto - da un sottufficiale in pensione - che ha messo in relazione due fatti avvenuti a due persone "punite" in maniera differente. E proprio per la critica, riguardo all'interpretazione delle legge, (la legge è o no uguale per tutti, era riportato nel blog, ndr) la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per il titolare del blog trovandovi elementi di diffamazione poiché uno dei protagonisti si è riconosciuto nella vicenda narrata. Nonostante chi scriveva non avesse dato modo di far riconoscere i protagonisti della vicenda. Secondo il sostituto procuratore della Repubblica, infatti, un maresciallo in pensione - tramite quanto scritto sul suo blog - avrebbe diffamato (a mezzo stampa) un "collega" di un'altra arma finito sotto processo con l'accusa di peculato. Il processo per peculato si era concluso con una condanna a due anni e due mesi di reclusione, in primo grado, poi aumentata in Corte di Appello a Genova di un anno per il militare "infedele".La disavventura del maresciallo da tempo in pensione arriverà di fronte al Giudice per l'udienza preliminare,  il 27 ottobre. Il caso risale all'agosto dello scorso anno. La vicenda riportata dall'indagato riguarda due casi avvenuti ad altrettanti militari del Tigullio. Uno di loro nei guai perchè si era voltato - a quanto sembra - a guardare una bella ragazza e l'altro condannato per peculato.In entrambi i casi c'erano state due condanne, differenti. L'ex maresciallo in pensione con la passione per il blog, ha espresso un giudizio sul collega condannato per peculato che, a suo dire, «andava mandato a zappare» visto che quel reato (il peculato) è gravissimo per chi veste la divisa.Attenzione, quindi, ai commenti che si fanno in questo caso sul web anche se le persone coinvolte non vengono citate.(Dal quotidiano il Corriere Mercantile del 13 ott 2009)