Passeggiando

Per riprender fiato.


Quanto ci si stanca, a volte, di mandare avanti qualcosa, qualsiasi cosa sia. Ci si trova senza forze non tanto fisicamente quanto mentalmente.Mi guardo attorno in questo momento e mi rendo conto di quanto questa stanza rispecchi i miei stati d'animo. Ora, per esempio, è un totale caos. Come sempre.Questo periodo strano sembra non finire. E sono così stufa che non so più trovare le forze di combattere quello che lo rende così. E le ho, lo so che le ho.E' che quando sembra di essere travolto  dal mare in tempesta, ti trovi sbattuto sulla riva di una spiaggia affollata dove nessuno ti nota e basta un nulla per riportarti ancora tra quelle onde. Quando riesco a salire in superificie, e prender una boccata d'aria, qualcosa mi ritira giù.Non mi piaccio quando assecondo le paure, le angosce e i ricordi..quelli negativi. Sento la mente spaccata in due. Una parte dice all'altra di reagire e quella non si muove, il corpo le va dietro. Ho un meccanismo sbagliato nella testa, ne sono certa.La colpa è mia, mia e dei miei difetti di fabbrica.E ci son ben poche cose, in queste situazioni, a farmi dimenticare tutto, far riposare la mente e mettermi il sorriso, di quelli che cancellano tutte le paure, le preoccupazioni e il sentirsi dei falliti totali. E sembra arrivino da cose banali.. come il ritrovarsi accanto a chi era così importante per te, che la paura di perderlo ti toglieva il fiato, e non provare più nulla. E cancelli una riga da quella pagina piena di dubbi. Sollievo.Oppure guardare con occhi sbagliati e quasi disprezzanti uno degli addobbi in piazza e trovare, qualche passo più avanti, quel padre e quel bambino osservare la stessa cosa con occhi colmi di stupore e gioia. Cambiare il modo di vedere le cose. Leggerezza.O ancora.. stare con quello scricciolo di nemmeno due anni al quale sembra sia tu a dover insegnare tutto ciò che hai imparato o c'è da imparare e ritrovarsi, invece, a farsi mostrare come stupirsi di quello che ci circonda e delle piccole cose. E vedere quella che è la vita di tutti i giorni, gesti che facciamo in automatico e senza dar loro alcun valore, con altri occhi, i suoi occhi. Crescere, ancora.O il sorridere dopo aver fatto l'ultima cosa che si pensava di poter fare e sentirsene fieri come se avessi compiuto chissà quale impresa. [E forse per me un po' lo è stato]. Superare paure.O lottare contro il panico all'istante e sentirmi felice per esserci riuscita, da sola e senza piegarmi nemmeno un attimo. Essere forti.In momenti di sconforto sento mancare la forza alle braccia della mente per farsi largo in mezzo a tutta quella merda che nasconde queste cose, quelle che mi fanno sentire bene.E basta poco: fermarsi, prender fiato, scrivere. Scrivere riempiendo di energia quelle braccia. Sorridere, andare avanti, superare gli ultimi ostacoli.Questo deve essere il mio promemoria. Lo scrivo qui e me lo stampo bene in mente.Adesso son qua che spero che questo ghiaccio, oltre alla mia pelle, geli molto altro.