DELIRI...e non solo

Post N° 823


E’ l’insoddisfazione totale della mia vita che mi porta a fare quello che in realtà non vorrei...e si perché in realtà mi sento una persona intelligente e forte...ma a quanto pare non lo sono!Potrei dire che non è giusto il mio comportamento di madre o che non ho autostima di me stessa...ma non è così, oggi come oggi sento di non essere più importante di una cerchia di amicizie né di un fidanzato...quando non ci sono è meglio per loro, meno lamentele, meno rimproveri. Perché si sono lasciati andare così... perché non è necessaria più la mia presenza? Sono cresciuti e io non posso fare altro che stare a guardare, obbedire alle loro aspettative, assorbire tutte le loro esigenze e soddisfarle. La mia autodistruzione è iniziata senza rendermene conto in un  tentativo di causare intenzionalmente un danno al proprio corpo e alla propria anima pur di dire “ci sono io per voi”...non ha funzionato e gli anni passano e si rimane schiavi di vizi e assuefazioni che ti rendono la vita amara. Quando arriva l’incoraggiamento di amici, penso che è facile parlare consigliare, criticare... si sta davvero soffrendo, Ci si sente talmente morti dentro da ricercare nel dolore una prova che si è ancora vivi... non mi vergogno di essere giudicata negativamente o di essere considerata strana...Ma a pensarci bene ogni azione che facciamo ci porta all’autodistruzione...Chi lo dice che dagli sbagli si impara, conosco gente che rifà gli stessi errori pur avendo capito che è scorretto, chi impara dai propri “errori” non è detto che è immune ad essi. Ha senso continuare a farsi del male? Che si deve fare per sopravvivere all’insoddisfazione totale della vita?
Non cerco risposte perché so già cosa rispondermi...ma non ho carattere e le esperienze non mi sono servite un  granché!Non è semplice come si crede, è il mestiere più difficile che esista al mondo...essere genitore spesso comporta l’annullamento di se stessi per compensare tutto quello che manca ai nostri piccoli,e quando crescono “devi” continuare ad essere partecipe ...”vorresti” essere presente, ma non te lo permettono più, e tu soffri perché ti accorgi che non hanno più bisogno di te.