BORDERLINE...

Come da copione ... e un ricordo di bambina.

Situazione particolare ... otto anni buttati al cesso, dopo una storia tentata di recuperare centinaia di volte ... la chat ... l'amico del cuore ... la cotta passeggera da parte di lui ... l'amore della vita ... salvo per miracolo, la gioia ... poi la scoperta che nulla è cambiato ... la solita ambiguità ... la solita indifferenza ...

Frasi sconnesse, senza senso, che sempre mi illudono, seguite da buio totale, chiamate senza risposta ... i soliti dubbi, le immancabili incertezze ...

La gente è strana ... poi la gente si innamora senza pensare ... si innamora di ciò che non conosce ...

Vorrei non conoscermi a volte ... per innamorarmi di me ... e tutelarmi da questa eterna altalena di emozioni, che mi invadono improvvise è taglienti ... per difendermi da questo assurdo gioco, che sempre la vita mi propone ...

E me lo dicevano sempre le mie zie ... quando ero piccola ... "Se non ti vuole, vuol dire che non ti merita, vedi quante persone hai intorno che ti amano , che ti frega" ...

"Io amo, una persona ... cento persone ... amano me ... ma non quella che io amo, ma non quella che ... io amo".

Era  il ritornello di una canzone, di una bambina di appena sei anni ... che giocava sulla vecchia altalena, sotto gli alberi di fico, e prendeva a calci i sassi, senza preoccuparsi del futuro ...

E io rimpiango quei giorni che mi hanno portato via il sogno .... Quell'abitudine d'amare senza essere ricambiata, e soffrire per chi mi amava ... senza che lo amassi .

Ero felice nella mia immatura sofferenza ... nel vedere quel bambino che mi evitava, e che io amavo tanto ...

L'ingenuità di chi crede che questo sia giusto ... e quella voce mi risuona ancora giovane nella testa, il sorriso che mi sembra di vedere, come se fossi stata fuori dal mio corpo, ad osservarmi giocare ... " ... cento persone amano me, ma non quella che amo io ... ma non quella".... E piangevo lacrime strane, fresche, le prime lacrime d'amore ...

Mia madre era felice, i miei cugini, la nonna ... erano i giorni in cui il mondo cambiava a seconda del colore della biglia in cui guardavo, puntandola verso il cielo ... i giorni in cui il cuore pulsava più forte di emozioni positive ... e di luce propria brillavano gli occhi ...

Oggi, in questo eterno girovagare, mi arrendo. Attacco al cuore l'ultimo laccio nero  che mi resta nelle mani, come un lutto per un altro amore che va a morire ... un amore che dormirà senza svegliarsi sul fondo della mia fragile anima, senza abbandonarmi mai ... e sarà l'amore di qualcun altro, che stringerà tra i pugni questo senso di vuoto che mi si torce dentro ...

Oggi sono delusa ... ancora una volta ... disillusa e malinconica, per quella persona che sempre mi confonde, che sempre mi evita senza spiegarsi ... senza lasciarmi il tempo di capire ...

Io credo che l'amore sia qualcosa di liquido ... che scivola ... evapora ... che svanisce ...

... credo che l'amore sia acqua ... e come l'acqua essenziale ... per la vita.

E canto ancora quello stupido ritornello che mi torna nella mente, di quando avevo ancora la frangetta e le scarpe rosse senza marca ... stringevo nelle mani la matita ... e su un foglio scrivevo ...

"io amo una persona, cento persone amano me ... ma non quella che amo io ... ma non quella che amo io" ...

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... io resto ... e lascio al vento il suo mestiere ...