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GLI ALTRI NO GLOBAL


Echi dal Social Forum, tradizionale meeting annuale dei No Global che, questa volta, si tiene in Kenia, a Nairobi. Dopo la tradizionale "marcia della pace", le danze, i concerti, eccetera, i convenuti hanno tenuto e assistito ad una serie di seminari per studiare "l'altro mondo possibile". Tra i titoli dei convegni: Fermate il lavoro dei bambini, la scuola è meglio; Valutazione dei vaccini contro la febbre gialla (endemica da quelle parti) su soggetti sieropositivi; Come usare i media digitali per scambiare le idee e cambiare le menti; Ricostruzione della provincia dell'Itruri, in Congo; Imprenditorialità giovanile.Non sono mancate le denunce, come quella dell'arcivescovo Desmond Tutu che ha puntato il dito sul grave problema del diritto alla salute. Secondo il presule, gli Stati africani, rinnegando l'impegno a devolvere il 15% del bilancio alla sanità, hanno provocato 40 milioni di morti. Una cifretta!Si è parlato ovviamente anche delle multinazionali del farmaco, che si tengono stretti i brevetti e rifiutano di produrre medicine a basso costo per curare le popolazioni africane. Specialmente i vaccini e i farmaci per l'Aids, che da quelle parti è endemico quanto la febbre gialla e la malaria.Curiosamente, finora non si lamentano scontri con la polizia, episodi di guerriglia urbana, vetrine infrante, auto e cassonetti dati alle fiamme, McDonald devastatati e quant'altro.E' evidente che i No Global italiani devono essere rimasti a casa.