nikmar

IL TRAGICO E IL RIDICOLO DEL POLITICAMENTE CORRETTO


Se ne avessi il potere, proporrei l'arresto immediato per chiunque nomini o pratichi quell'aberrazione culturale che si chiama comunemente "politicamente corretto". Trattasi di concetto che, dalla sua introduzione (provenienza amerikana) ha fatto più danni della grandine e di un esercito di assistenti sociali in un nido d'infanzia. In suo nome stanno passando fenomeni che vanno dall'illiberale al negazionista al puro e semplice antidemocratico. L'ultima novità arriva dalla vecchia Inghilterra, dove nelle nursery degli ospedali pare sia diventato "tabù" usare i termini papà e mamma per non offendere le coppie omosessuali. So che sembra una delle migliori barzellette del compianto Gino Bramieri. E del resto, i fautori del politically correct hanno la rimarchevole tendenza a coprirsi continuamente di ridicolo, salvo poi sentirsene offesi e denunciare la cosa come "politicamente scorretta".Ma la "Perfida Albione" non si ferma alle nursery. Il politicamente corretto tracima anche nelle scuole, dove al ridicolo si aggiunge spesso e volentieri il tragico. E' notizia di questi giorni che - sempre per non offendere gli alunni islamici - nel corso delle lezioni di storia si glissi elegantemente sull'Olocausto. Si sa, gli islamici sono antisemiti (come i nazisti!) e parlare loro della persecuzione degli ebrei potrebbe urtare la loro sensibilità.I presidi già immaginano la conseguenze: padri e figli che protestano in massa davanti alla scuola, bruciando la Union Jack e la bandiera isreaeliana, nonché un fantocci che rappresentano lo stesso preside e Tony Blair. E con la solidarietà internazionale dei vari Casarini e Caruso, una tantum saldati idealmente in un unico abbraccio con i naziskin, in omaggio all'equazione: ebrei=amici-degli-"amerikani"=cattivi a prescindere. Che fa il paio con la conseguente: arabi=nemici-degli-ebrei-ke-sono-amici-degli-amerikani=buoni a prescindere. Formule semplicistiche fin troppo care al cosiddetto "Movimento" e alla sinistra estrema, che così dimostrano non solo di non aver mai capito un beneamato c.... di storia e di politica internazionale. Ma nemmeno di algebra!Sempre per non offendere gli islamici, la scuola inglese glissa anche sulle crociate, nonché sullo schiavismo per non offendere i neri. Pardòn, le persone di colore. Islamiche e non.Domanda che sorge biscardianamente spontanea: ma quanto facilmente si offendono questi islamici dello stracaz....? E quanto, per converso e reciprocità dovremmo offenderci noi per tutto quello che dicono e fanno ai nostri danni?Ma noi, si sa, siamo molto più spiritosi. Dotati di senso dell'ironia. Insomma, molto più CIVILI! Anche se, magari, sarebbe il caso ogni tanto di farsi rispettare. O questo non è "politicamente corretto"?Ma torniamo alla scuola che, man mano che ci si addentrerà nel politicamente corretto, chissà quali altri argomenti manderà nel cestino. Sicuramente non si studierà più la storia dell'impero romano, per non offendere i discendenti delle popolazioni conquistate. Inglesi in testa.Poi sarà la volta dell'impero britannico, per non offendere gli indiani. Poi la conquista del west per non offendere i nativi americani. E che ne dite, dalle nostre parti, di tirare una bella croce sul Risorgimento per non offendere né Bossi né i meridionali?In questo modo otterremo il pregevole risultato di crescere delle nuove generazioni assolutamente politicamente corrette.... e terribilmente ignoranti. Pronte a commettere tutti gli errori dei loro padri, zii, nonni e avi. E quindi a scannarsi allegramente gli uni contro gli altri. Perché non ci sarà più nessuno ad indicare loro le aberrazioni commesse nei tempi andati. Non che adesso lo studio della storia serva effettivamente a qualcosa: gli idioti decerebrati, i furbastri matricolati e gli idealisti da un tanto al chilo continuano ad esistere e a fare i loro bravi danni. Ma non tutti quelli che hanno la possibilità di trarre un ammaestramento dalle follie del passato danno loro retta. Ad esempio, in Occidente, dove fino ad ora la storia un pochino la si è studiata, non ci sono masse di criminali e/o di pazzi strumentalizzati e semianalfabeti che si fanno esplodere nei bar o sui mezzi pubblici, o nei mercati, credendo di fare la rivoluzione e - magari - di andare per direttissima in Paradiso.