nikmar

COME A RICREAZIONE


Infine la riunione del mio liceo c'è stata. Ed è stata una cosa bellissima. Quando si organizzano questa cose c'è sempre il rischio di finire in una "serata tra reduci", in cui nesuno ha più nulla da dire o condividere con nessun altro. In cui rispuntano fuori vecchi rancori o nascono nuove invidie. Quanti film abbiamo visto su questo argomento?Per fortuna, i ragazzi di trent'anni fa, che io ricordavo diversi dagli altri, hanno continuato ad esserlo e hanno trasformato la serata in una lunga, gioiosa e incasinatissima "ricreazione". C'era lo stesso vociare che si ascolta nei corridoi quando suona la fatidica campanella. C'era la stessa voglia di stare insieme di allora, la stessa allegria.Non siamo per niente cambiati. Qualche ruga in più, qualche capello in meno, ma negli occhi la stessa espressione di quando eravamo ragazzi, nel cuore e nell'anima gli stessi quattordici anni di quel 1977.Non ci siamo nemmeno accorti che non c'erano abbastanza sedie per 60 persone (il cibo in compenso era sovrabbondante) e tutti si baciavano, si abbracciavano, ricordavano episodi divertenti vissuti insieme, aneddoti su compagni, si raccontavano in poche frasi tutta una vita.E' finita alle due di notte, con i vicini che stavano per mandare i carabinieri. E l'unica delusione è stata non poter avere più tempo a disposizione per stare insieme. Ci siamo ripromessi di non perderci più e già qualcuno sta organizzando un altro raduno per il mese prossimo.Molti si sono messi a disposizione, con le loro competenze professionali o le loro amicizie, per aiutarmi a fare uscire Enrica dal lager in cui è rinchiusa. La nostra amica non sarà mai più sola. Anche questo è lo spirito di quella incredibile scuola di tanto tempo fa.