io

acqua


il solito odore di cloro misto a quello di altri corpi intenti, come il suo, a ritrovare la primordialità e il conforto del contatto con l'Elemento, l'acqua..........soliti gesti ripetuti da tanto tempo....appende il telo, si avvicina al bordo, e comincia il rito...la cuffia...e i rumori del mondo cominciano ad allontanarsi,gli occhialini sistemati con cura maniacale xchè non spostandosi non interrompano poi il lungo abbraccio con l'acqua.Entra in acqua,come chissà quante altre volte prima, eppure la solita sensazione di estraneità che dura solo qualche istante, tanto basta a segnare un confine........Si allontana dal bordo, il tanto che basta a inarcare la schiena e darsi una spinta con le gambe e sull'abbrivio inizia a ricreare quei movimenti che dopo alcuni secondi diventano fluidi, si mescolano allo sciabordìo dell'acqua sul suo corpo e sente il respiro farsi ritmico,,,,non ha bisogno di andare veloce perchè non c'è nessuno che lo segua e nessuno da inseguire, nuota per sè, tutto il resto è fuori e si ritrova nella condizione intima e rassicurante della vita uterina, e ad ogni bracciata cerca di allontanare il momento del parto e della fine di quella amabile sensazione di vita.