L'Abruzzo manda un segnale importante ed esemplare sul fronte della vivisezione. E' stata, infatti, approvata ieri all'unanimità la legge regionale contro la sperimentazione animale e la ricerca di metodi alternativi. Proposta dal consigliere Riccardo Chiavaroli e cofirmata dal consigliere dei Verdi Walter Caporale, la legge relativa alle "Norme per la diffusione di metodologie alternative alla sperimentazione animale" è "in assoluto tra le prime in Italia a regolamentare un nuovo ambito di intervento di carattere regionale, ossia quello delle alternative alla sperimentazione su animali, ponendo l'Abruzzo all'avanguardia in questo contesto scientifico", commenta Chiavaroli. "Si tratta – affermano i firmatari – di un passo avanti nella tutela degli animali, verso il riconoscimento del loro essere soggetti senzienti. Una legge condivisa e partecipata, quindi, che prevede il coinvolgimento di università ed enti nell'applicazione, attraverso un organismo ad hoc che serva da stimolo all'innovazione e alla ricerca, senza costrizioni pregiudiziali o ideologiche ma in collaborazione con la Regione". Oltre a fissare nuovi criteri di civiltà, la nuova legge mira a tutelare la salute umana riconoscendo che la sperimentazione sugli animale spesso non ha riscontri scientifici diretti sulle persone.
Vivisezione: l'Abruzzo approva legge per metodi alternativi alla sperimentazione animale
L'Abruzzo manda un segnale importante ed esemplare sul fronte della vivisezione. E' stata, infatti, approvata ieri all'unanimità la legge regionale contro la sperimentazione animale e la ricerca di metodi alternativi. Proposta dal consigliere Riccardo Chiavaroli e cofirmata dal consigliere dei Verdi Walter Caporale, la legge relativa alle "Norme per la diffusione di metodologie alternative alla sperimentazione animale" è "in assoluto tra le prime in Italia a regolamentare un nuovo ambito di intervento di carattere regionale, ossia quello delle alternative alla sperimentazione su animali, ponendo l'Abruzzo all'avanguardia in questo contesto scientifico", commenta Chiavaroli. "Si tratta – affermano i firmatari – di un passo avanti nella tutela degli animali, verso il riconoscimento del loro essere soggetti senzienti. Una legge condivisa e partecipata, quindi, che prevede il coinvolgimento di università ed enti nell'applicazione, attraverso un organismo ad hoc che serva da stimolo all'innovazione e alla ricerca, senza costrizioni pregiudiziali o ideologiche ma in collaborazione con la Regione". Oltre a fissare nuovi criteri di civiltà, la nuova legge mira a tutelare la salute umana riconoscendo che la sperimentazione sugli animale spesso non ha riscontri scientifici diretti sulle persone.