La Nostalgia fa '90

Per i lettori de "Il Giornalino": fumetti che non esistono più


Il Giornalino era un periodico a cui ero abbonata da piccola, più che altro c'era uno dei miei zii che ci pensava a tenermi ogni settimana una copia da parte. All' epoca era un periodico divertentissimo e ricco di spazi interessanti, poi man mano che il tempo è andato avanti è divenuto sempre più insulso - come direbbe Velleio Patercolo, storico romano minore "Quel che va verso l'alto subito è destinato ad andare verso il basso" - e l' ho abbandonato del tutto. Nei periodi d'oro c' erano, tra i tanti, due fumetti che adoravo e che ora non ci sono più: "Nicoletta" e "Dodo & Cocco". "Nicoletta" era un fumetto più realistico, che parlava della vita quotidiana di due adolescenti, la bionda Nicoletta, protagonista indiscussa che dava titolo a tutta la raccolta, e il moro Francesco, suo fratello maggiore, detto "il rompi". Nicoletta era un personaggio nel quale bene o male mi identificavo, o meglio mi sarei identificata una volta adolescente. Era una ragazza molto insicura e non particolarmente corteggiata, carina ma non bellissima - era bassa e aveva una quantità spropositata di lentiggini - era spesso alle prese con le peripezie di suo fratello e l'insopportabilità dei suoi due cuginetti: Dado e Cami, un duo di genietti pestiferi ed esagitati che mettevano a soqquadro la casa o trovavano scherzi divertenti ogni volta che lei faceva loro da baby sitter. Nicoletta scomparve dalle scene nel '99, massimo primo 2000 perchè alle sue storie se ne sostituissero altre, insulse e di pochissimo spessore, che vedevano come protagonisti solo i suoi cuginetti insopportabili, Dado e Cami. Dodo & Cocco era invece un fumetto di tipo decisamente più demenziale, ma non meno divertente. Parlava delle avventure strampalate di un ragazzino, Cocco, e del suo cane parlante Dodo, che ovviamente in parecchie situazioni, pur essendo un animale dimostrava essere molto più maturo e saggio del padroncino. La vita di questo particolarissimo duo era movimentata dalla presenza del "Magic Computer", un enorme computer dal grande schermo capace di esaudire ogni desiderio di chi lo possedesse: se infatti sulla tastiera si digitava, ad esempio, la parola "oro" il computer era in grado di materializzarti un lingotto d'oro proprio al centro del salotto. Cocco, con la sua incoscienza da ragazzino ambizioso e un po'spaccone, era sempre preda di desideri originali, come ad esempio un quintale di ribes da trasformare in marmellata da vendere per diventare ricco, un paio di fioretti, e roba del genere. Divertentissima era l'avventura in cui Cocco, volendo incontrare l'uomo che scoprì l'America, digita sul computer la parola "Colombo": compare Cristoforo Colombo che si presenta come un tipo decisamente insopportabile, a tal punto che Dodo subito corregge la digitazione e da "Colombo" la parola diviene "Palombo". Si materializza un palombo affamato che insegue Cocco, allora come ultima modifica, Dodo muta la parola da "Palombo" a "Rombo", e compare un rombo, una forma geometrica, sulla quale Cocco finisce per fare un'infinità di compiti. Questi eroi ormai non si trovano più tra le pagine del Giornalino. L' unico forse che si è dimostrato capace di non invecchiare mai e di non cadere nel banale è Pinky, il coniglietto reporter rosa, demenziale e divertentissimo di Mattioli.