Lassù un altro mondo

Venerdì 3 marzo… tre amici savolanti si ritrovano per andare sul Matajur,nome che resterà impresso per sempre nelle menti dei tre..e come per sempre resterà impressa l’immagine della cartina Tabacco che i tre apriranno per centinaia di volte sempre su quel caxxoso quadrante con il Matajur!!

Si parte per Montemaggiore e non appena arrivati nel medio pomeriggio.. su le pelli e partenza immediata verso la cima.. più si sale più il tempo varia… appena passato il rif.Pelizzo il vento soffia forte e la visibilità è piuttosto scarsa il vento muove colonne di nevischio ghiacciato e fresco… un freddo molto pungente che in breve ricopre la giacca e lo zaino no di una coltre di ghiaccio..

In un paio d’ore siamo davanti alla stazione barometrica che a guardarla sembra una scultura di ghiaccio come una di quelle che c’erano a Nagano per le olimpiadi… davvero incantevole.

Alle sue spalle la chiesetta dove ci soffermiamo un attimo per sorseggiare un the col rum bollente..

Via le pelli e si parte gia si ride pensando ai lastroni sottostanti ghiacciati..(modalità”a manete mestri” inserita)seguiamo la traccia che abbiamo battuto salendo ma ad un certo punto proprio sui lastroni di ghiaccio le tracce non ci sono più;la visibilità scende ulteriormente e nn si vede praticamente niente,avanziamo a spanne,qualcuno dice che dobbiamo tenere la destra scendendo..ma non troppo…ok si continua a scendere ma la zona nn sembra familiare….scendiamo ancora fino a che non arriviamo in una piccola valle..c’è del filo spinato ci sarà un sentiero.. arriviamo davanti una dolina.. almeno così sembrava… dopo averla aggirata ci troviamo davanti ad una casera chiusa.. qualcuno pensa ai soccorsi qualcun altro pensa a passare li la notte..

Si vaga nel buio come fantasmi nel niente bianco ancora un paio d’ore con le frontali accese in cerca di un segnapasso un qualcosa che indichi un sentiero ma niente da fare .. la decisione è di rimanere a dormire nella casera.. il freddo è molto intenso…entrati mangiamo qualcosa di quel poco che ci è rimasto e poi ci prepariamo per la notte, temperatura interna –2°…

Ci stendiamo a terra sopra dei vecchi giornali.. e ci copriamo con dei sacchi d’immondizia e due vecchie coperte muffose trovate li..durante la notte si batte i denti e i piedi fanno male e formicolano..

La notte si passa dormicchiando a mala pena.. e poi finalmente la sveglia(di solito si dice dopo aver dormito) alle sei e qualcosa il chiarore della luce filtrava attraverso gli scuri …

Si parte.. dobbiamo trovare uno straccio di sentiero…un ora si sale e si scende a vuoto ma poi in incontriamo un segnavia di un sentiero che scende… è lui qualcuno esclama…dobbiamo puntare a EST..scendendo non troviamo nient’ altro.. fino a che io intravedo due paletti infondo ad una piccola valle:andiamo di là! Scendendo costeggiamo del filo spinato fino ad incontrare altre segniavia… la cosa ci rancora un pochino…giungiamo davanti ad una casera che dj dice di conoscere bene.. io e il dag ci guardiamo perplessi (sarà che iuste?)vediamo che dj è convinto ed allora si và..

In1/4 d’ora siamo alla macchina sani e salvi..

È andata bene..ci servirà da lezione!

Sono stato tante volte in montagna anche con tempo pessimo ma non mi è mai capitato di perdermi..non lo auguro a nessuno…

Tutto sommato mi sono anche divertito!

Grazie friends!