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BUON NATALE!


Pensavo di gustarle a casa di mia madre o da mia suocera tra qualche giorno.Acé e Ilike me le hanno ricordate e non ho resistito.Ho dovuto accontentarmi della versione poco tradizionale con il miele.Il mosto cotto o, meglio ancora per i miei gusti, il cotto di fichi, non si trovano nelle peggiori drogherie di Caracas e neanche all'iper, ma solo nei locali banchetti pugliesi di frutta secca o in qualche salumeria.Di che parlo? Delle cartellate, tipico dolce natalizio delle mie parti.
Citando Luigi Sada, dal suo libro "La cucina pugliese", le cartellate (dette anche crustoli, frinzele, scarole, ncartiddati, scartagghiate), sono il fiore all'occhiello dei dolci pugliesi, e più precisamente baresi.Simbolo dell'allegria, dell'esultanza, della festa., non se ne conosce l'etimologia né l'origine.Pare che la prima notizia di questo dolce si trovi in un "Esito di Provisioni, Pasti e spese nelle domeniche", del 1762 e la manifattura venga attribuita alle monache benedettine di Santa Scolastica di Bari.Bando alle chiacchiere, ecco la semplicissima ricetta:
1 kg di farina 00200 g di vino bianco secco100 g di olio di olivaaltro olio di oliva per friggere1 kg di mosto cotto o cotto di fichi (o di miele e pare anche di gelatina di cotogne)polvere di cannella e di chiodi di garofano tritatiImpastare la farina con l'olio e il vino e qualora l'impasto risultasse troppo duro, ammorbidirlo con dell'acqua tiepida.Lavorare fino ad ottenere una pasta morbida e vellutata.Dividerla in palline e tirare delle sfoglie lunghe circa trenta centimetri e piuttosto sottili.Tagliare la sfoglia con la rotella dentata in strisce larghe circa 3-4 cm.
Piegare le strisce in due e unirle con le dita a distanza di circa 3 cm per ottenere delle conchette.
Arrotolare le strisce fino a ottenere delle corolle, rose, o dalie che dir si voglia.
Lasciare asciugare le cartellate per 10 – 12 ore e poi friggerle in olio bollente, facendole colorare appena.
Metterle a scolare dall'olio con le conche rivolte verso il basso.Scaldare in un pentolino il mosto cotto (per i più tradizionalisti e ricchi considerato il prezzo), senza far sobbollire.Immergervi le cartellate e lasciarle pochi minuti.Sistemarle su un vassoio e spolverizzarle di cannella e chiodi di garofano tritati. 
 Qualcuno ci mette anche delle mandorle a lamelle o dei pallini di zucchero colorato.Già che ero in vena di fritture ieri ...  
Torta fritta (buona! oggi vogliono il bis!) Ho avuto modo di assaggiare in passato i chebbakia.Si tratta di un dolce marocchino che si prepara soprattutto in periodo di Ramadan.Gli ingredienti sono diversi, eppure il sapore alla fine risulta più speziato ma molto simile a quello delle mie cartellate.Mi piaceva l'idea di accostare questi due dolci in occasione del Natale.Perché se tra tante credenze ha senso da cristiani pensare che Dio si è fatto uomo, è solo per dire a tutti che è nel mondo che dobbiamo cercarlo e viverlo, in un mondo in cui tutti siamo uguali.Un augurio dolce e sincero a voi tutti. BUON  NATALE!