Moleskine

AL CINEMA


 
    Non farti mai dire dagli altri chi devi amare, e chi devi odiare. Sbaglia per conto tuo, sempre.       Che Scamarcio fosse dotato di una capacità espressiva inferiore a quella dell'adorato broccolo romanesco, me lo aspettavo.Essere invece delusi da un nome come quello del regista Ozpetech, autore anche degli ultra premiati "Le fate ignoranti",  "La finestra di fronte", "Saturno contro", è stata una sorpresa.Il programma prevedeva che andassimo a goderci Meryl Streep in "E' complicato".Ma con la mia "amica" milanese è, appunto, tutto sempre più complicato del previsto.Nella distrazione e leggerezza perenne che accompagnano le sue giornate, ha guardato male i cartelloni.Arrivate al cinema, abbiamo appreso che davano uno spettacolo teatrale anziché il citato film americano.Ci siamo allora recate all'altro cinema, quello dove era in programmazione "Mine vaganti".Lo spettacolo cominciava un'ora più tardi rispetto al preventivato.Abbiamo fatto un giro in centro, deserto.Giusto qualche coppia di ragazzi che ci guardava con l'evidente domanda dipinta in viso: "Che ci faranno queste due (carrampane) da sole a quest'ora?"Siamo entrate in un bar, deserto anch'esso, e un giovanissimo barista ci ha servito un cocktail analcolico e un orzo. L'avranno capito, temo, che siamo  vecchie e non più avvezze a certi divertimenti.Infine il film.Come dicevo una sostanziale delusione.Storia ormai trita e ritrita sull'ottusità della gente verso l'accettazione del diverso: l'omosessuale, la stravagante, la mezza matta.Otto all'interpretazione di Ilaria Occhini, nei panni della saggia matriarca e otto anche all'incantevole visino di Nicole Grimaudo, personaggio triste a cui Ilaria dedica la frase: "Gli amori impossibili durano per sempre."Molto scontenta anche della fotografia.Troppo prevedibili le carrellate tra gli uliveti, appena accennati gli scorci sulle masserie, esageratamente riduttivo il primo piano sul mare e decisamente nascosta la bellezza delle gialle pietre di Lecce.Nonostante questo, le lacrime non sono mancate.Nel rivedere la terra che amo, conosco e di cui sono parte.Nell'ascoltare parole di antica saggezza contadina.A volte non sopporto la mia spontaneità.