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THAT'S INCREDIBLE!


L'uso di parole inglesi in sostituzione di equivalenti italiane, è ormai consolidato da anni.Questa modalità mi risulta sempre piuttosto fastidiosa.Non nego che anche a me capita di ricorrere di tanto in tanto a certe parole, soprattutto quando, in maniera molto sintetica, esprimono un concetto più ampio.Mi piace ad esempio dire trend anziché "variazione percentuale" o must in luogo di "qualcosa di imprescindibile".Capita anche di salutare con un "buon we", ove we sta per week end, a sua volta traduzione, breve,  di fine settimana.Negli sms questo tipo di linguaggio è particolarmente comodo.Non mi piace tuttavia essere a mia volta salutata con un gelido kiss, al quale preferisco senza alcun dubbio l'italianissimo bacio, parola dal suono molto più pieno e sensuale, sostituibile soltanto da beso,come ama scrivere un mio caro amico.Lo spagnolo non ha paragoni in quanto a calore ed espressività!In generale però, dicevo, mi infastidisce l'uso eccessivo, continuo e sempre più esteso dell'inglese.Soprattutto quando ti costringe a tradurre intere inserzioni di lavoro per scoprire che la sede è Canicattì e non sono previste trasferte per il ruolo. Ma parlate italiano!Mi fa molto ridere poi l'inglese usato per darsi un tono.Come succede a mia zia che, invitata da mia mamma a suggerire al figlio di unirsi a noi per il pranzo pasquale, ha candidamente risposto: "Mi spiace, ma credo sia già impegnato per un brunch con i suoi amici."Ma è nel campo dell'estetica e dello sport che l'inglese sta trovando la sua massima espressione.Da anni ormai conosciamo le extension, ciocche di capelli aggiuntive per chi volesse trasformarsi improvvisamente in Raperonzolo e lanciar giù le sue trecce da un'improbabile torre d'avorio per ammaliare un ancor più improbabile principe azzurro.Molto note alle donne sono anche le diverse cremine antiage, che non servono a nulla, perché tanto quella, l'age, se deve avanzare, avanza imperterrita con il suo aratro scava rughe.Sogno di molti, me compresa, rappresenta poi la beautyfarm, centro specializzato nel wellness. Non tanto per i benefici fisici che ne possono derivare, ma soprattutto per quelli psichici connessi al coccolarsi a suon di massaggi e spuntini in vasche per idromassaggio. Un sogno, appunto.Ci sono ancora i vari corsi di potenziamento fisico previsti nelle palestre, che non sto qui ad elencare perché, essendo da sempre un'indomita pigra, non li frequento.Infine, ho scoperto ieri dal volantino infilato nella mia cassetta, esiste l'hairtrainer.Chi sarà mai questo misteriosissimo signore?Recita l'opuscolo: di fatto l'hairtrainer è un vero e proprio personaltrainer dei capelli, una sorta di consulente tricologico cui fare riferimento nel nebbioso campo della cura e del benessere dei capelli. Educare i portatori sani di capelli, equivale ad allenare i capelli stessi, rendendoli sani, belli e forti nel tempo.No ragazzi! Non ci sto mica eh!Sono una portatrice sana di capelli, potrei perfino essere una donatrice, ma ad allenarli non ci penso proprio!Neanche se me lo chiedono in italiano!