Moleskine

ANOBII


 Questi giorni di pioggia ci hanno costretti in casa.E in casa, salvo che decidessi di pulire gli argenti (che non ho), non c'è poi molto da fare quando ti organizzi.Dedicate tre abbondanti ore giornaliere alle pulizie, giocato con i bimbi che ormai preferiscono farlo da soli, preparato da mangiare, resta sempre un bel po' di tempo libero dalle cinque e mezza del mattino fino alle sette di sera, quando rientra mio marito.Mi dedico un po' alla lettura, un po' alla (ri)scrittura di un libro per la mia amica disabile.Ho scoperto Anobii e per gioco ho cominciato a inserire i libri che avevo sottomano.E' finita che ci ho messo tutta la libreria di casa, quella dei grandi e quella dei piccoli.Fanno eccezione una trentina di libri di cucina, una dozzina di libri sui vini, una cinquantina di libri universitari, alcuni libri d'arte, di quelli che si acquistano in allegato ai quotidiani, cinque o sei libri antichi che, per ovvi motivi, non si trovano nel database.Mancano purtroppo anche i libri pubblicati da Carpe e da Mela, privi di codice a barre.Ho provato a creare io le schede, perché mi sembrava ce ne fosse la possibilità, ma non ci sono riuscita.Ho scoperto che i miei bambini hanno un numero impressionante di libri, pari alla metà di quelli che abbiamo mio marito ed io.Noi adulti quindi leggiamo troppo poco!La maggior parte dei libri dei bambini sono regali, alcuni sono volumi di favole che furono regalati a me quand'avevo la loro età.Sabato scorso siamo stati a fare la spesa e F. ha chiesto un altro libro.Suo padre, che di solito dice di no a qualsiasi richiesta che non sia strettamente necessaria alla sopravvivenza, non ha battuto ciglio.Abbiamo ricominciato da poco a leggere insieme, mio marito ed io, a scambiarci libri e opinioni.Ed è una cosa molto bella, la trovo intima.Ora è tutto catalogato su Anobii.Così quando la zia vorrà sapere che libro comprare, potrà andarsi a leggere l'elenco e scoprire cosa manca.L'ho trovato un sistema utile.Non pensavo però di incappare anche lì nei soliti noiosi cicisbei.Il giorno dopo c'era già un messaggio di benvenuto al quale, maleducatamente, non ho risposto.La sola differenza con Libero è che proveniva da un signore in giacca e cravatta anziché in slip e tatuaggio.Ma, si dice, l'abito non fa il monaco