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All'inizio di settembre, ho ricevuto una mail da mia sorella maggiore che abita a Brindisi.Un paio di anni fa ha fondato un'associazione culturale per favorire la diffusione dell'espressione artistica del e nel territorio.In particolare la sua associazione guarda ai giovani e, a gran fatica e soltanto grazie al volontariato, organizza spazi per la realizzazione di mostre di pittura e fotografiche.Mia sorella scrive fin da ragazzina.Ha pubblicato diverse poesie, alcune delle quali hanno vinto premi a manifestazioni nazionali.Ha pubblicato i libri Realfiabe e La ferroviera.Come dicevo, ben quindici e passa giorni fa, mi scrive dicendomi:"Ciao Carla, ti copio e incollo il link di cui ti dicevo per telefono: vorrei farne un racconto particolare.Ogni autore contattato dovrà iniziare la sua storia inserendo qualche particolare della città di Brindisi. Visto che ci hai vissuto per un po',  potresti raccontarmi la tua giornata?Tieni conto che ti sei appena svegliata e sei a Brindisi, ok? Aspetto con ansia ... "Io non ho intenzione di deluderla però Brindisi è una piccola cittadina dove le attrattive sono davvero limitate e a me non è mai piaciuta.Il porto è il cuore della città e si anima per lo più d'estate quando da esso transitano i numerosi turisti che vogliono raggiungere le località di vacanza della Grecia.A Brindisi ci ho vissuto si, per quasi quattro anni, ma soltanto nei fine settimana quando raggiungevo mio marito, allora fidanzato, che si era laureato prima di me e lì lavorava.Potete immaginare due fidanzati che non si vedono mai e hanno una casa a completa disposizione per quasi tre giorni, come passano prevalentemente il loro tempo
No, avete immaginato male
Di solito arrivavo il venerdì pomeriggio e come prima cosa facevo la spesa al supermercato di fronte casa sua ... che a Brindisi l'Esselunga non c'era e non c'è ancora!Il sabato mattina lo passavo a pulire casa, il pomeriggio a cucinare piatti da surgelare per tutta la settimana.Capirete bene ora perché mi ha sposato! Di Brindisi ricordo le passeggiate fino al porto, gli aperitivi abbondantissimi di domenica mattina al bar, qualche mostra d'arte nel centro storico, la stazione ferroviaria, il percorso del treno e contare i minuti mancanti all'arrivo, un negozio di quelli "tutto a mille" dove acquistai tantissimi ninnoli per il primo albero di Natale nella casa che lui occupava, il freddo che faceva lì dentro perché era senza riscaldamento ed era consigliabile stare in cucina davanti al camino o sotto le coperte tutto il giorno e poi ... basta.Ricordo ancora qualche gita a Cisternino e Ostuni ed il nostro ristorante per le occasioni speciali "Osteria già sotto l'Arco" a Carovigno dove si mangiava da dio!Ora ditemi voi, con queste quattro informazioni di partenza, come lo tiro fuori un racconto decente su Brindisi?