Moleskine

PICCOLI MONDI INCANTATI


Le borse delle donne.Credo che gli uomini se lo domandino ogni tanto: a cosa servono così grandi?Ho nutrito per anni, fino alla nascita dei bambini, la passione per borse piccolissime.Mi bastava che ci fosse spazio per il cellulare, le chiavi ed il portafoglio.Alcune erano talmente piccole che riuscivo a farci entrare giusto la moneta necessaria ed un documento.Dovevano essere soprattutto originali: realizzate all'uncinetto con il mio nome cucito dentro, tempestate di strass e perline, con le frange stile charleston, marocchine di cuoio.Qualsiasi cosa andava bene, purchè piccola.Con il tempo sono passata a quelle di media grandezza.All'interno assomigliano ad una città in miniatura.C'è la tasca della farmacia, dotata di termometro, tachipirina in supposte, micronoan per convulsioni, bentelan per broncospasmo, aspirina e lenti a contatto, la fiala di aghi per sedute di agopuntura, cerotti, disinfettante, salviettine.C'è la chiesa.Un rosario mezzo sgranato regalatomi dalla suora che tenne il corso per la mia cresima tardiva, avvenuta nel 2002.Un vangelo ricevuto nella stessa occasione.La biblioteca: un libretto appena acquistato, il moleskine nero con la sua pennina rosa, la smemoranda azzurra.La banca ed il municipio, surrogati tra un portamonete dall'aria retrò ed un portafoglio di dimensioni extralarge, dotato di infinite tasche dove, più che denaro e documenti, si conservano ricordi.Bigliettini sciupati che un tempo trovai tra mazzi di fiori, carte stropicciate di baci perugina con frasi improbabili, foglietti di propaganda elettorale di un candidato alla circoscrizione Japigia - Torre a Mare, la pubblicità di un albergo del tempo in cui l'alternativa era un'auto fredda e scomoda.La cartoleria, ben fornita di forbici, nastro adesivo, colla, un block notes, diverse penne e matite, perfino un correttore.Il supermercato, un po' misero in verità; briciole di biscotti, avanzi di crackers, caramelle capitate lì chissà come, scontrini dimenticati.In questa mia città manca una profumeria. Non fa per me.Ce n'è solo una pallida traccia, uno specchio pieghevole, racchiuso in un contenitore di gomma nera decorata a fiori in rilievo.Un pezzetto di mia sorella che mi piace portare con me.Sommerso dall'infinità di roba che nessuno sa come riesca a star lì dentro, l'ombrello di Mary Poppins.Trasforma, insieme al resto, la mia borsa  in un piccolo mondo incantato.Per volare quando occorre nel paese della fantasia.