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Lavorare, lavorare, lavorare.. rimedio positivo per i pensieri negativi?


Un altro week end speso a lavorare.. Ora non è che in realtà io mi inventi lavori che non esistono, è un fatto che ho preso troppi impegni e faccio fatica a starci dietro, cosicchè nel tempo i fine settimana, ed ogni altro momento libero dal mio lavoro primario, sono spesi per altro lavoro di vario tipo. Assodato che questo eccesso di lavoro abbia il vantaggio di non concederti molto spazio per pensare a quello che non va o a quello che potresti avere e non hai. Mi domando però due cose, che vorrrei approfondire con voi. 1) Quanto spesso accade che ci inventiamo delle occupazioni proprio per tenere la mente occupata e non per ineluttabile necessità?? O meglio quanti dei nostri impegni potrebbero volendo essere effettivamente ridotti o annullati?2) Non pensare è sempre un vantaggio? o forse a volte ci porta a trascinare più a lungo situazioni insostenibili della nostra vita emotiva o reale? Quale dimensione dare quindi, e quando, quanto usare il rimedio "penso ad altro" per evitare di cadere o restare in una situazione di sconforto o comunque negativa?Sicuramente ci son casi e casi, esperienze ed esperienze, io non credo , e per fortuna di averle fatte tutte, specie come si sa in amore, lasciate quindi, se ne avete il tempo, il vostro parere o la vostra esperienza, sarà probabile spunto di crescita per se e per chiunque poi legga..Un caro saluto a tutti, e scusate la mia latitanza, è davvero un periodo di iper lavoro anche nel mio lavoro principale, unico a garantirmi la connessione, e uno stipendio ;-)