Uno dei piu grandi limiti dell'uomo è di conoscere preferenzialmente quel che passa per i suoi 5 sensi, mentre lascia all'intelletto preferenzialmente, forse per cultura e società, la voglia di conoscere. Conoscere scienza, arte, poesia, pensiero filosofico. Cresciamo in una società dove si studia mediamente 15 anni almeno, e questi sono i risultati. Ma come mai è cosi raro incontrare qualcuno che si appassioni sulla conoscenza di se e delle persone che gli stanno accanto? Come mai è ancora più raro trovare qualcuno che sappia ascoltare, pensare e capire? Certo qui mi si dirà..: qui sicuramente ne hai una buona possibilità, io ti ascolto, a volte penso e credo di capirti. ma questa è una strada troppo facilitata perchè possiamo prendercene unmerito. Nella vita di tutti i giorni che facciamo? Quale sforzo per capire le ragioni, i pensieri, le difficoltà, gli sforzi, di chi ci circonda? E non parlo, badate, delle persone che ci sono care nella vita, parlo del resto del mondo in cui viviamo, un cliente, il capo, un collega, un drogato, un antipatico, un barbone, un vigile... MA CHE CULTURA E' quella che ci insegna a comunicare quel che noi vogliamo dire, prima di capire quel che gli altri vogliono trasmettere a noi? Ma che senso ha lavorare, ridere, vivere a fianco di persone che lo fanno con te senza la minima sintonia di fondo, come fosse mangiare insieme un panino alla mortadella (mi perdonino i vegetariani)? Quale diavoleria ci porta alla superficialità dei nostri gesti, delle nostre parole, dei nostri giudizi, anteponendoli alla certezza di aver capito la persona con cui abbiamo a che fare? Falsiamo cosi la realtà, creiamo intorno a noi un mondo totalmente immaginario, fatto di sogni, preconcetti, false aspettative, come una insalata di erbe selvatiche e amare, che cerchiamo di condire poi con olio ed aceto balsamico della miglior qualità per renderla accettabile al palato. Allora io dico. Sarebbe meglio che questo condimenti non ci fossero, si imparerebbe il pessimo gusto della nostra vita di tutti i giorni e si imparerebbero ad apprezzare le cose che realmente contano. Via l'Amore, via il sesso, via i vizi e le coccole!! vediamo se quel che rimane del resto, che ci porta via il 99 % dei nostri giorni, è vissuto con un senso.
Ascoltare, pensare, capire
Uno dei piu grandi limiti dell'uomo è di conoscere preferenzialmente quel che passa per i suoi 5 sensi, mentre lascia all'intelletto preferenzialmente, forse per cultura e società, la voglia di conoscere. Conoscere scienza, arte, poesia, pensiero filosofico. Cresciamo in una società dove si studia mediamente 15 anni almeno, e questi sono i risultati. Ma come mai è cosi raro incontrare qualcuno che si appassioni sulla conoscenza di se e delle persone che gli stanno accanto? Come mai è ancora più raro trovare qualcuno che sappia ascoltare, pensare e capire? Certo qui mi si dirà..: qui sicuramente ne hai una buona possibilità, io ti ascolto, a volte penso e credo di capirti. ma questa è una strada troppo facilitata perchè possiamo prendercene unmerito. Nella vita di tutti i giorni che facciamo? Quale sforzo per capire le ragioni, i pensieri, le difficoltà, gli sforzi, di chi ci circonda? E non parlo, badate, delle persone che ci sono care nella vita, parlo del resto del mondo in cui viviamo, un cliente, il capo, un collega, un drogato, un antipatico, un barbone, un vigile... MA CHE CULTURA E' quella che ci insegna a comunicare quel che noi vogliamo dire, prima di capire quel che gli altri vogliono trasmettere a noi? Ma che senso ha lavorare, ridere, vivere a fianco di persone che lo fanno con te senza la minima sintonia di fondo, come fosse mangiare insieme un panino alla mortadella (mi perdonino i vegetariani)? Quale diavoleria ci porta alla superficialità dei nostri gesti, delle nostre parole, dei nostri giudizi, anteponendoli alla certezza di aver capito la persona con cui abbiamo a che fare? Falsiamo cosi la realtà, creiamo intorno a noi un mondo totalmente immaginario, fatto di sogni, preconcetti, false aspettative, come una insalata di erbe selvatiche e amare, che cerchiamo di condire poi con olio ed aceto balsamico della miglior qualità per renderla accettabile al palato. Allora io dico. Sarebbe meglio che questo condimenti non ci fossero, si imparerebbe il pessimo gusto della nostra vita di tutti i giorni e si imparerebbero ad apprezzare le cose che realmente contano. Via l'Amore, via il sesso, via i vizi e le coccole!! vediamo se quel che rimane del resto, che ci porta via il 99 % dei nostri giorni, è vissuto con un senso.