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Responsabilità


Certo l'avarizia di post in questo blog mi condanna, ma è un periodo di nebulose fatiche, di morale altelenante, in mezzo a guerre, battaglie e ben pochi sollazzi, e nessuna particolare soddisfazione. Nemmeno questo blog mi soddisfa per i suoi intenti, qualcosa di buono forse ne è anche uscito, ma ben poco a livello di scambio o di approfondimento di particolari tematiche.  Forse troppo scottanti, forse troppo scontate, forse troppo già approfondite, ma in un blog che considero di tutti noi in passato la discussione non è praticamente mai avvenuta, e nel tempo tante persone care si sono perse per strada. Cosi come quando una discussione è avvenuta, alcune persone si sono allontanate offese da altre, annullando la logica e l'utilità di un approfondimento qui. Cosa posso dire quindi? Che pur dovendo rinunciare, per logica, ad aspettarmi un dialogo costruttivo su qualsiasi argomento, cercherò, perchè fa parte di me, di suscitare ancora imbarazzo, riflessione o pensieri personali, forse perchè è oggi uno dei pochissimi modi in cui penso, e spero, che la mia vita possa avere una qualche forma di utilità residua.Un nuovo argomento quindi, un nuovo termine tra i tanti inflazionati e poco approfonditi: cos'è la responsabilità? Una idea per quanto vaga di cosa significhi essere responsabili forse l'abbiamo tutti abbastanza simile, ma forse abbiamo mille differenti idee di quando, come, di chi p di cosa dovremmo sentirci responsabili. La responsabilità oggi è intesa, purtroppo, quasi esclusivamente in campo lavorativo, qualche volta in campo civile. Ma quante volte pensiamo invece alla responsabilità che abbiamo, ogni secondo della nostra vita, nei confronti di fatti, cose ed azioni che ci coinvolgono? Addirittura: quante volte ci sentiamo responsabili di cose, azioni e persone che diciamo di amare? Spesso l'amore viene confuso con rispettoso silenzio ed affermazione di libertà altrui, ma io credo che molto spesso, io in primis, vada dato maggior risalto al fatto che se noi crediamo in un valore, dobbiamo lottare per quel valore e comunicarlo alle persone che amiamo, al di la di facili dichiarazioni, anche se questo può a volte allontanare le persone che amiamo e non avvicinarle come vorremmo fare spesso, con mille dolci parole, o dolci gesti.Figli, compagni, genitori, amici, generico "prossimo": nessuno va abbandonato nello sballo, se non dopo aver comunicato, lottato, sperato e ritentato in ogni modo umanamente ragionevole (e a volte irragionevole) di trasmettere i nostri Valori non condivisi. Questo significa essere responsabili con la R grande. Credere in qualcosa di assoluto, e prodigarsi perchè anche le persone che amiamo capiscano le ragioni del nostro credo, del nostro agire, condividendo. e rendendo cosi, almeno a volte, ragione alla speranza di condivisione futura di tutto a fronte di tanti inutili e a volte ipocriti tentativi di accettazione, troppo spesso sconfinanti nella sopportazione dei difetti altrui.Spero di avere sparso un po di buoni pensieri, ma se cosi nonfosse, almeno ho tolto un po di polvere a questo blog. Un abbraccio come di consueto affettuoso a chi mi legge