Creato da raccontami.unastoria il 18/09/2010

Raccontami

e io racconto a te

 

 

Dodici pezzi facili.

Post n°1007 pubblicato il 04 Dicembre 2023 da raccontami.unastoria

Quello che scrivo, spesso, non ha alcuna attinenza con il titolo, ma non stavolta, il fatto è che mi gira per la testa , da un pò di giorni, il titolo di uno spartito che mi vedeva, alla bella età di otto anni, giovane pianista, ricordo che non arrivavo nemmeno ai pedali e ricordo che la mia insegnante dubitava che potessi partecipare al saggio di giugno, avendo iniziato a studiare con notevole ritardo, invece ce la feci, e rammento anche il mio pezzo facile "I due cucù". Una vità, un'esistenza fa.

 
 
 

Divergenti

Post n°1006 pubblicato il 02 Maggio 2023 da raccontami.unastoria

E'stato diverso. Non l'ho nemmeno riconosciuto, nemnmeno il mio corpo l'ha fatto, abbiamo fatto l'amore senza toccarci, ero altrove, ed anche lui. Sentivo l'impellenza di stare sola, di allontanarmi, quel treno, una liberazione!

 
 
 

No Fly zone

Post n°1005 pubblicato il 22 Marzo 2023 da raccontami.unastoria

Oggi c'è una luce polverosa,  che asciuga gli occhi, mentre mi rivesto, l'impronta del tuo morso sulla spalla sinistra, te l'ho chiesto io di mordermi, mentre, dietro di me, ti affannavi a farmi l'amore, mi piace sapere che porto con me un pò di te. Sai, non voglio instaurare con te una routine amorosa, fatta di messaggi, di controlli, di chiamate solo per sentire la tua voce, non voglio assuefarmi a te, dipendere dal tuo umore, quando voglio essere solo padrona del mio. Volami addosso, solo quando sarà il momento.

 
 
 

Essere o non essere.

Post n°1004 pubblicato il 21 Novembre 2022 da raccontami.unastoria

Esserci di nuovo e per sempre. Amo la effimera verità delle frasi definitive. Io stessa sono un disavanzo  contraddittorio. Ho stabilito di essere. Essere donna, essere io, essere ovunque, essere padrona, essere schiava. Essere , sempre, quello che voglio.

 
 
 

Lettera al mio angelo.

Post n°1003 pubblicato il 31 Agosto 2022 da raccontami.unastoria

Mentre ti aspettavo ho tagliato fiori e parole. Ho chiuso la porta, quella rossa, vibrante di colpi non dati. Che sogno hai rubato per perderti, per perdere la strada bianca di neve e di sale, che brucia gli occhi e la bocca. Ho fumato i tuoi sigari, mentre non c'eri, aveva un profumo dolce, il fumo mi ha portata su una nuvola, cos' in alto da non potermi vedere.

 
 
 

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