Creato da raccontami.unastoria il 18/09/2010

Raccontami

e io racconto a te

 

 

E poi.

Post n°1012 pubblicato il 12 Febbraio 2024 da raccontami.unastoria

E poi, ti passa anche la rabbia. Non hai più voglia di incarognirti, di parlare, di spiegarti, semplicemente, un giorno, smetti. Entri nella confort zone dell'apatia, ti svegli , ti alzi, fai le solite cose, i soliti gesti e non sei più incazzata, sei solo distante, anni luce distante.

 
 
 

Il sole negli occhi.

Post n°1011 pubblicato il 14 Dicembre 2023 da raccontami.unastoria

Senti come piove, senti come viene giu. Un mese di inverno, fatto di grigio e fiato rappreso. Nella mia sigaretta mi spengo, infilo i miei occhiali da sole. amici fidati di sempre, ho il sole negli occhi.

Dissolvenza.




 
 
 

Canzoni.

Post n°1010 pubblicato il 11 Dicembre 2023 da raccontami.unastoria

La musica mi piace, da sempre. Bella scoperta, dirà qualcuno, giustamente aggiungo io, ma io amo la musica dimenticata, quella che nessuno ricorda, che nessuno canta, la cerco come un assetato, perchè ogni strofa dimenticata, obliata è come se fosse stata composta solo per me, per me sola.

 
 
 

Una storia vera.

Post n°1009 pubblicato il 07 Dicembre 2023 da raccontami.unastoria

C'è stato un tempo in cui giocavo con il vento e lui con me. Rincorreva i miei capelli ribelli, accarezzava la mia nuca, dolcemente vibrava sulla mia schiena, ballava con l'orlo della mia gonna di papaveri. Quando rabbrividivo al suo tocco, si trasformava nel mio amato scirocco, era il mio sposo, il mio amante, l'amico confidente, sapeva tutto di me, raccontava la mia pelle nei paesi lontani che sapeva raggiungere, ed ancora oggi, mi racconta.

 
 
 

Memorie.

Post n°1008 pubblicato il 05 Dicembre 2023 da raccontami.unastoria

Oggi è grigio, ma non freddo, sono arrivata come ogni mattina al mio mare, già prima di arrivare mi saluta, ha una voce antica, rimbomba di vecchi velieri ed audaci esploratori, poi. sa inebriarmi con il suo odore, che è quello di casa, del petto di mia madre, delle mani laboriose di mia nonna, che mi incantavo a guardare, chiedendomi se, un giorno, avrei saputo fare le stesse cose. Sono in giornate così che mi prende quella sottile tristezza, che solo il ricordo, il riecheggiare di antiche voci, fa dimenticare. Ricordo ed oblio.

 
 
 
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