DELLA STESSA SOSTANZA DI CUI SONO FATTI I SOGNI

Post n°55 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da audreynopvt
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Stanza, so quanto sei amara, neon che illumina il sonno.
Ma lei dorme, capelli biondi e rossi sul cuscino, sorriso bambino su piccola bocca.
Mi tocca il ritmo del battito con dito che trema.
Estrema è l'ansia.
Profonda, circonda visceri e gola. E' sola, nessuno la sente, si ferma perdente nella parola.
Sorrido, dentro grido, mentre disegna gialli soli su tutti i fogli.
Corridoi caldi e spogli. Bimba ti annoi, vero?
Spero che Ila arborea e Ire pace ti rendano tutto ciò che ti piace. Presto.
Via da questo, via dalle stanze che so essere amare. Mai più tremare
Gaia di sole, di nuovo, la vita disegni con piccole dita.



 
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NOTE DI NATALE

Post n°54 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da audreynopvt
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Noto che questo Natale ha note stonate.

I toni apparenti son gravi e solenni ma quelli sottesi son vacui e leggeri.

Ricordi di ieri: Dean Martin canta, gira il disco accanto al camino nel quale gira lo spiedo. Mi chiedo: dov'è il calore di allora? Ferveva la vita in casa, sul mare.

Il freddo e la stanza, di brividi danza ma allegra di nuovo vestito. I

nvito agli amici più cari, li aspetti con trepidazione.

Profumi in cucina, le zie in singolar tenzone si sfidano a dolce duello al fornello, Intanto lo spiedo continua a girare nel caldo camino.

Il giradischi antico sul divano di canapa a quadri, tanti vinili, ricordi giovanili.

Madri che inseguono figli riottosi a lavarsi nel freddo dei bagni, voilà la stufetta, di che ti lagni?? Mi pavoneggio con le creazioni di casa fatte da mani amorose.

Note intonate di canzoni e risate che tanto mi mancano in questo strano Natale, lontano dai cari che ormai non ci sono.


 
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ROVESCI

Post n°53 pubblicato il 26 Novembre 2008 da audreynopvt
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Rovescio di pioggia, gocce fitte e trafitte inflitte da un cielo pesante e pensante.
Rovescio la vita.
Un'altra partita che gioco non più al diritto.
Sconfitto ho il sentore, serpente che striscia attraverso i cunicoli della mente.
Parlare, parole, suoni di sole. Non so se il dire libera come lo scrivere. No. Scrivere è dialogo di sè con sè.
Ho voglia di allentare la fatica di atlante, gettare alle spalle la zavorra pesante.
Sollevarmi in aria leggera come bolla.
Aiutami a spiegare la difficoltà degli strati sepolti dalla terra viscida.
Sabbie immobili, voglio smuovere tutto il bello ed il brutto. Scavare con le unghie.
Tormentata parola ricorrente nei discorsi della gente. Anche tu ,alla fine, sei gente.
Complicata esisto e persisto.
Suono le corde di sempre.
Disarmoniche armonie di bellezze diverse.
Dentro di me perse.

 
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FEISBUK

Post n°52 pubblicato il 11 Novembre 2008 da audreynopvt
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Facce da libro, libro di facce. Sorrisi, boccacce, visi e avvisi intrisi di cause. Pause di gioco, tanto poco, non ti accostare troppo al fuoco, ti puoi bruciare. Schermo di parole, più dolci che amare. Ti conosco mascherina! Dr Jekill e Mr. Hyde. Apartheid, separazione in gradi malgrado il guado. Istmi misti, arrivisti, qualunquisti, altruisti e artisti. Tutti lo siamo, facciamo, amiamo, comunichiamo. Amo e chiamo, fo e disfo. Chissa se mi soddisfo o se richiedo intervento che consola? Tu lo dici: aggiungi amici per non sentirti sola. Non è questo il problema; piuttosto è la mente che vola e sente. Corrente di gente. Qui tutto si crea e tutto si distrugge. Il tempo fugge con lo spirto guerrier ch'entro mi rugge. Comunità, prima o poi mi stancherà la tua pseudo verità. Comunque mi stancherei. Panta rei.

http://it.youtube.com/watch?v=89ledBzfo5E&feature=related

 
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VIVI, ROBI, BARCELONA

Post n°51 pubblicato il 28 Ottobre 2008 da audreynopvt
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Ottobre a Barcelona, niente stona. Sempre dolce il clima, dopo o prima. Ti conosco città, ma mai bene per la verità. Caleidoscopio di colori, come la Nikon di Robi al MACBA, rilassata e sfaccettata come un prisma di cristallo. Ballo, canto e rido. Di te mi fido, non mi hai mai tradita, ti condivido. Spero lui capisca il mio regalo. La offro al suo sguardo, massimo riguardo per la tua atmosfera, falsa, vera, non so. Torno sempre. Ossessiva mente. Nei tuoi meandri si sente risuonare il canto catalano. Suono strano, arcano. Le vie diventano mie, le riconosco quando esco. Cammino, lui a fianco è silenzioso, guarda verso il cielo. Primi giorni coperti da un velo. Quando non risplendi dei tuoi colori un po' muori. Il quartiere antico, amico, vedi questa piazza, gli dico, la conosco da più vite. Ricucite dagli strappi nei varipindi drappi di ceramiche a frammenti. Il bello impera e si staglia in ogni maglia, sia di lana, sia di ferro. Afferro il cielo che diventa blu e dipinge il mercato dei colori usuali. Festeggiamo Marco, poi mettiamo le ali ai piedi per salire al parco, incantato. Salamandre, pantere, cambiano aspetto nelle miti sere. I frammenti di Gaudì. Il museo di Dalì, gli aquarelli di Picasso. Tutto ad un passo. Tutti i sensi sono all'erta. Barcelona città aperta, a me, a lui. Viali ampi e vicoli bui. I sapori conquistano il palato, spesso estasiato da profumi inusuali. Cucina e arte, bacco, venere, marte. Ogni pianeta allineato con la tua vicenda. Non vi è altro luogo che così mi prenda e mi trattenga. Barrio gotico, ormai esotico. Santa maria del Mar, tornare voglio, tornar. Ti prego, Madonna scolpita, fai che prima o poi la mia vita sia stanziale, qui. Con Gaudì e le sue case. Pinnacoli e camini. Il cielo si inchini ai capolavori. Non servono argenti e ori, ma solo colori. Ho condiviso la mia città con te, Robi, è un dono ampio di sentimenti e di momenti. Tu mi chiami amore, io ti offro questo con cuore aperto. Fai entrare il vento catalano e prendimi per mano

http://it.youtube.com/watch?v=VMDxq9HZxek

 
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Holly

La signorina aveva un gatto e suonava la chitarra. Nei giorni in cui il sole picchiava forte si lavava i capelli, poi, assieme al gatto, nu maschio rosso tigrato, si metteva a sedere sulla scala di soccorso a pizzicare la chitarra, mentre i capelli si asciugavano. Cantava con il timbro sommesso, incerto di un'adolescente.

http://it.youtube.com/watch?v=ahR-G_yLB5M

 

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