Tu amor dal buon sapor, finisti la vita investito,nudo, strisci, strisce commestibili e non pedonabiliC’è poco da fare, la tendenza è quella di colmare i vuoti, rabboccare giorno per giorno la testa fallosa, cucita in fretta e furia senza bottoni di scorta.Un sarto inesperto si è spacciato per dio, usava un filo di seta del bacco che fumava tabacco, ma se ti becco smetterai di tessere lasciando tutti in braghe di tela, persi nei versi, raccolti in manciate, con mani bucate, drogate e scolate.Felice la notte calzava come un collant in testa, nascondendo le tue emozioni allo specchio, fino a, quando, smagliandosi, scopristi il tuo vero volto, chiedendo, perché solo ora!La notte come arriva, se ne va, a volte lasciandoti dentro poco, a volte intorno, molto.Ci si aspetta sempre il giorno, come se smettendo di fare rumore fosse logico l’incedere del silenzio. Se mescolo alternando la notte al silenzio, il giorno al rumore,una pallina di gelato alla panna ad una che sa di cialda vanificando l’attesa, che resta da mangiare? Il tovagliolo? La mia ignoranza è la speranza, la conoscenza mi ucciderà, sacrificato in nome di qualche sterile religione. Solo una sensazione placherà la frenesia l’appagamento, forse.Un ridicolo momento, riserva di gioco, svelerà stravolgendo la partita, facendo muovere il campo e le porte pur di segnare un gol. Era tutto così semplice!(per gentile concessione di miarrampicosuivetri)http://it.youtube.com/watch?v=TEHerTQ6zL8
TUTTO COSI' SEMPLICE
Tu amor dal buon sapor, finisti la vita investito,nudo, strisci, strisce commestibili e non pedonabiliC’è poco da fare, la tendenza è quella di colmare i vuoti, rabboccare giorno per giorno la testa fallosa, cucita in fretta e furia senza bottoni di scorta.Un sarto inesperto si è spacciato per dio, usava un filo di seta del bacco che fumava tabacco, ma se ti becco smetterai di tessere lasciando tutti in braghe di tela, persi nei versi, raccolti in manciate, con mani bucate, drogate e scolate.Felice la notte calzava come un collant in testa, nascondendo le tue emozioni allo specchio, fino a, quando, smagliandosi, scopristi il tuo vero volto, chiedendo, perché solo ora!La notte come arriva, se ne va, a volte lasciandoti dentro poco, a volte intorno, molto.Ci si aspetta sempre il giorno, come se smettendo di fare rumore fosse logico l’incedere del silenzio. Se mescolo alternando la notte al silenzio, il giorno al rumore,una pallina di gelato alla panna ad una che sa di cialda vanificando l’attesa, che resta da mangiare? Il tovagliolo? La mia ignoranza è la speranza, la conoscenza mi ucciderà, sacrificato in nome di qualche sterile religione. Solo una sensazione placherà la frenesia l’appagamento, forse.Un ridicolo momento, riserva di gioco, svelerà stravolgendo la partita, facendo muovere il campo e le porte pur di segnare un gol. Era tutto così semplice!(per gentile concessione di miarrampicosuivetri)http://it.youtube.com/watch?v=TEHerTQ6zL8