IL PELO DI PELU'Domenica, 20 aprile -SardaraLà mi dirai di si, o no?Scampagnata estiva in tregua con il tempo. Il fuoristrada arriva puntuale, sporco di pioggia rossa secca. Mi diverte il suo guidatore, annoiato dice stupidaggini con profondità da "mal de vivre" antico, ma non si azzarda più a frenare di botto dopo quattordici mesi di quarantena. In auto musica easy, sembra la radio, ma sono cd. Strada aperta di sole, si chiacchiera. Il luogo è bello, caldo e pieno di verde soleggiato. Mille e più persone cicalecciano intorno in cerca di tavoli e cibo. Passeggiate si intrecciano serene piene di saluti e incontri. Ripeto il solito scherzo al guidatore, lo diverte. Stavolta lo scherzo è rosa confetto. Palesando ride, incuriosisce e crea aspettativa. Mi distacco, troppo struscìo sulla camicia e jeans. Sono esclusiva, non mi piace condividere le attenzioni. Ma le persone non cambiano dopo dieci lustri. No. Rimane immutata la voglia di piacere. Ogni femmina è preda, anche se la noia incombe sul gioco atavico. Il teatrino del numero di telefono. Lo conosco oramai, visto troppe volte. La vittima è debole e la carne eè debole, binomio perfetto per il gioco del seduttore brizzolato. Ma io no, sono forte, almeno apparentemente. Ma dentro fragile, ho bisogno di uniche e mirate affettuosità da non spartire. Disinfestazione impossibile e distanze da mantenere. Così l'amicizia è possibile. Non voglio la luna, mi basta ridere e rimanere pulita dentro. Jovanotti insegna, guidatore impara!http://it.youtube.com/watch?v=FSea1YPxK1c&feature=related
Post N° 15
IL PELO DI PELU'Domenica, 20 aprile -SardaraLà mi dirai di si, o no?Scampagnata estiva in tregua con il tempo. Il fuoristrada arriva puntuale, sporco di pioggia rossa secca. Mi diverte il suo guidatore, annoiato dice stupidaggini con profondità da "mal de vivre" antico, ma non si azzarda più a frenare di botto dopo quattordici mesi di quarantena. In auto musica easy, sembra la radio, ma sono cd. Strada aperta di sole, si chiacchiera. Il luogo è bello, caldo e pieno di verde soleggiato. Mille e più persone cicalecciano intorno in cerca di tavoli e cibo. Passeggiate si intrecciano serene piene di saluti e incontri. Ripeto il solito scherzo al guidatore, lo diverte. Stavolta lo scherzo è rosa confetto. Palesando ride, incuriosisce e crea aspettativa. Mi distacco, troppo struscìo sulla camicia e jeans. Sono esclusiva, non mi piace condividere le attenzioni. Ma le persone non cambiano dopo dieci lustri. No. Rimane immutata la voglia di piacere. Ogni femmina è preda, anche se la noia incombe sul gioco atavico. Il teatrino del numero di telefono. Lo conosco oramai, visto troppe volte. La vittima è debole e la carne eè debole, binomio perfetto per il gioco del seduttore brizzolato. Ma io no, sono forte, almeno apparentemente. Ma dentro fragile, ho bisogno di uniche e mirate affettuosità da non spartire. Disinfestazione impossibile e distanze da mantenere. Così l'amicizia è possibile. Non voglio la luna, mi basta ridere e rimanere pulita dentro. Jovanotti insegna, guidatore impara!http://it.youtube.com/watch?v=FSea1YPxK1c&feature=related