non sono tagliata..
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Incantate davanti allo schermo, mi fermo e le guardo. Ghermisco come un leopardo quegli occhi giocosi, ricordano dolci marosi e castagne. Ila arborea, raganella, lunghe braccia e gambe, bella. Ire ti avvolge nelle sue spire come una bella serpentella dolce, ti abbraccia, mai ti scaccia. Gaia, birichina, anzi monella, ma pure lei una stella, occhi che guardano scontrosi da sotto in su. Dici bene tu: son da fotografare, allegre, spensierate, rare. Rare come una giornata tersa di maestrale, come una risata che segue al dolore, al male, rare come la pioggerella settembrina che fa giocare ogni bambina. L'immagine fissa un momento. Ricordàtelo voi, monelle belle, quando proverete tormento per qualcosa. I vostri visini divertiti, le scarpe rosa. E sembrate cosa venuta da cielo in terra a sconfigger la guerra. Il bene esiste da sempre nel mio cuore, lo posso anche chiamare amore. I vostri occhi che guardano "il monello" resteranno impressi per sempre come un ricordo bello.
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La signorina aveva un gatto e suonava la chitarra. Nei giorni in cui il sole picchiava forte si lavava i capelli, poi, assieme al gatto, nu maschio rosso tigrato, si metteva a sedere sulla scala di soccorso a pizzicare la chitarra, mentre i capelli si asciugavano. Cantava con il timbro sommesso, incerto di un'adolescente.
Inviato da: Ylenya Giovanna Camm
il 05/05/2019 alle 22:23
Inviato da: Anonimo
il 29/10/2008 alle 19:49
Inviato da: William_Ryker
il 18/09/2008 alle 11:32
Inviato da: audreynopvt
il 12/09/2008 alle 11:18
Inviato da: William_Ryker
il 10/09/2008 alle 21:26