SPERANZA

OGNUNO DI NOI


Ognuno di noi ha il proprio trascorso avendo l'età che abbiamo, molte ferite cicatrizzate dentro di noi che hanno smesso di sanguinare ma che non si possono dimenticare perché fanno parte della nostra vita e della nostra sofferta maturità. In questi giorni che mi sono un poco distaccata da queste pagine ho cercato di apprezzare la vita per ciò che mi donava attimo su attimo e ho potuto vedere e fare molte considerazioni.  La cosa più forte che ho provato è quando ho conosciuta una piccola ma grande persona Nepalese, i suoi occhioni grandi e neri, il suo sorriso dolcissimo, la sua gioia di vivere. E' bella come il sole che riscalda, ma in me ha creato scompiglio. Provavo gioia in me ad esserle vicina in qualche modo ma allo stesso tempo rabbia nei confronti di una persona che mi ha rovinata la vita.  E' una bimba di quattro anni, è adorabile. Difficile da spiegare ciò che ho provato dentro di me, l'unica persona a cui sono riuscita a spiegare il mio trambusto interiore è stato il papà della piccola che sa tutto il mio trascorso fino ad oggi, sia perché siamo cresciuti insieme, sia perché il mio ex cognato, sia perché è il mio direttore sul lavoro.Quella bimba è ciò che io desideravo nella mia vita e che non ho avuto grazie all'egoismo di chi mi è stato accanto per tanti anni. Divido la casa con quella persona ed è stato durissimo rimanere con i nervi saldi per ciò che provavo, ora è passato un poco questo stato d'animo, ma in questo lasso di tempo ho affrontato schiaffi a non finire e a qualcuno vorrei dire, sai cosa significa per una donna aver creduto sempre nella famiglia essere umiliata in questo? Poniti questa domanda su di te, mettiti una volta soltanto nei miei panni, togliti la maschera di uomo e vedi un secondo cosa si prova. Da parte di alcune persone mi aspettavo un poco più di considerazione, un poco più di comprensione, un poco più d'affetto. Invece mi sono sentita dire cattiverie che mi hanno fatto scendere le braccia ai piedi. Voler bene ad una persona, è esserle vicina, anche se io non ho detto nulla; chiedere cosa avessi, cosa mi accadeva, non giudicare, non buttare colpe sul mio carattere, ma comprendere; questo è voler bene.Oggi continuo a soffrire ma non importa, sono quel che sono, ho imparato a soffrire in silenzio e ha dire le cose quando sono pressoché superate.