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UNITI SI VINCE!


Mentre si discute di liberalizzazioni, e si introducono misure sulla Rc auto, ci sono migliaia di cittadini che da tempo protestano contro l'atteggiamento delle compagnie in larga parte del territorio italiano. I cittadini chiedono una cosa molto semplice: vogliono essere giudicati attraverso la loro storia assicurativa, indipendentemente dal luogo dove risiedono. Quello che conta è la probabilità che un cittadino ha di fare danni a terzi. La cosa la si può calcolare con tanti parametri: la storia assicurativa, i punti sulla patente, i chilometri di percorrenza annua, la professione che si svolge. Tutti desiderano ricevere dalle compagnie dei servizi efficienti, pagando il giusto premio. Se le compagnie per fare questo hanno bisogno di una mano, noi ci siamo. Le frodi ( piccole o grandi che siano ), sono una iattura, innanzi tutto per i cittadini onesti. Sgombriamo quindi il tavolo da equivoci, chi protesta non lo fa per far sì che cambi solo il modo di calcolare la tariffa, lo fa per far sì che tutto il sistema assicurativo migliori. Chi froda danneggia tutti, ben vengano, quindi, leggi severe per scovare i truffatori e ben vengano i controlli per verificare il comportamento virtuoso di ogni automobilista. Detto questo, occorre rendere la tariffa realmente efficace. Oggi non accade questo, le tariffe sono la prima causa di fenomeni pericolosi per la convivenza civile. I premi elevati, in molte zone d'Italia, hanno fatto aumentare i fenomeni di evasione e gli episodi di eccessiva contestazione dei sinistri. Se un cittadino sa che il Malus diventa una condanna a vita ed un esborso enorme negli anni, farà di tutto per contestare un sinistro...e lì chi ci guadagna sono i "soliti noti", che campano attorno alla gestione dei sinistri in Italia.Oggi ci vuole unità di intenti. Chi ha a cuore il miglioramento del settore ( quindi anche le compagnie ), sa che così non si può andare avanti. Occorre rimodulare la costruzione delle tariffe, riformare il bonus malus, e, soprattutto, rafforzare l'uso dei data base ( che esistono già ) che, incrociando i dati, delineano immediatamente il profilo di rischio di un soggetto. Si sta facendo strada l'idea di impegnare l'Isvap nella costruzione di un nuovo sistema tariffario...bene, allora sediamoci tutti ad un tavolo e facciamo in modo che il premio assicurativo sia aderente alla realtà e non più una valvola di sfogo per i bilanci delle compagnie. Il sistema lo si può riformare, sfruttando le tecnologie, dando efficienza alla lotta alle frodi, dando certezza nella valutazione delle micro-invalidità...e, soprattutto, non lasciando che buona parte del paese paghi cifre esorbitanti che, nei fatti, hanno prodotto lo scempio degli ultimi anni!