Creato da nodisdetta il 10/10/2010

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movimento di cittadini contro le discriminazioni assicurative

 

 

L'Università di Napoli e Federconsumatori sul mercato assicurativo: lunedì 3 Dicembre.

Post n°108 pubblicato il 01 Dicembre 2012 da nodisdetta
Foto di nodisdetta

La Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e Federconsumatori, Lunedì 3 dicembre, organizzano un incontro sul tema: consumatori e assicurazioni nel mezzogiorno, tra mercato, regole e controlli.L'iniziativa è frutto di una serie di incontri tra la nostra associazione con il Professor Armando Vittoria ed i suoi studenti per una ricerca sull'Isvap. Ci siamo confrontati ed è nato il Paper di ricerca dal titolo " L'attività dell'Isvap e le assicurazioni nel Mezzogiorno". Come tutti sanno, non siamo stati mai teneri nei confronti delle compagnie e sul loro atteggiamento nei confronti dei cittadini onesti del Sud. Abbiamo denunciato da tempo in Italia ed in Europa il fenomeno delle discriminazioni geografiche, il Parlamento, su impulso del Governo, è intervenuto con norme volte ad eliminare ogni alibi alla Lobby delle compagnie, riuscendo a dare strumenti utili per la lotta alle frodi. Le Compagnie non hanno più alibi, le tariffe devono scendere. La Commissione Petizioni del Parlamento Europeo ha ascoltato le ragioni di migliaia di cittadini che, firmando la Petizione Mo Bast - Federconsumatori, hanno denunciato le Discriminazioni assicurative basate sulla residenza. Il Parlamento Europeo ha chiesto ad Isvap ed Antitrust di spiegare cosa stanno facendo contro queste distorsioni, ed, a breve, avremo novità importanti su questo fronte.Alla protesta deve accompagnarsi anche una fase di riflessione. La giornata di Lunedì sarà caratterizzata dall'analisi di ciò che è avvenuto, da parte di chi queste cose le studia. L'Università di Napoli, con quest'incontro ci darà ulteriori elementi per rendere consapevoli i consumatori dei propri diritti, in un mercato così delicato, come quello assicurativo. La Lobby delle compagnie incide sulla vita dei cittadini, finanziariamente e socialmente, e non è possibile che tutto ciò accada sotto silenzio delle Istituzioni. Gli interventi del Prof. Renato Santagata su "Mediazione e nuovi scenari dell'assicurazione RC" e Francesco Avallone ( Vicepresidente di Federconsumatori ) su "Controllo del mercato Rc e garanzie degli assicurati", saranno moderati dal Prof. Carlo Amatucci, Preside del corso di Laurea in Scienze dll'amministrazione e dell'organizzazione. Nella prima sessione si illustrerà la ricerca di Federconsumatori sul tema "Mercato RCauto nel Mezzogiorno", nella seconda parte si discuterà del ruolo dell'Isvap con la presentazione del Paper "L'attività dell'Isvap e le assicurazioni nel Mezzogiorno" da parte del Prof. Armando Vittoria che ne discuterà con Rosario Stornaiuolo ( Presidente di Federconsumatori Campania ) e Marco Esposito ( Assessore alle attività produttive del Comune di Napoli), con il Prof. Domenico Sinesio a fare da moderatore.Sarà un incontro importante e qualificato, una ulteriore tappa per portare ulteriori elementi alla discussione che gira attorno al mercato assicurativo nel Sud. La protesta non basta, occorrono dei passi più concreti, quello di lunedì sarà un passo autorevole per ottenere il rispetto dei diritti dei consumatori.Ci vediamo Lunedì 3 Dicembre presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche, aula 19, in Via Mezzocannone, 4 ( Napoli ).  

 
 
 

Fuga delle compagnie e tariffe elevate

Post n°107 pubblicato il 01 Agosto 2012 da nodisdetta

È evidente che il rapporto tra la raccolta rc auto ed il resto dei rami assicurativi, in Campania, sia così squilibrato a favore della prima, considerando il peso di una tariffa elevata, rispetto ad altre realtà territoriali. La stessa entità della tariffa rc auto, in Campania, deprime lo sviluppo della raccolta in altri rami: il cliente medio, prosciuga risorse economiche per far fronte alla spesa obbligatoria della rc auto. Da ciò deriva anche una maggiore dipendenza delle realtà agenziali dal canale rc auto, che rappresenta una percentuale elevata del fatturato. Se la spesa pro capite di un cliente è assorbita quasi interamente dai premi elevati che è costretto a pagare per la copertura rc auto, è difficile che lo stesso possa reperire ulteriori risorse economiche per coprire il gap di protezione assicurativa. 

Il dato sull'incidenza delle frodi nel territorio, è un dato che si basa sull'effettiva scoperta di frodi? Se è così, tale dato non va conteggiato nel costo sinistri. Oppure, il dato delle frodi è frutto di sinistri segnalati come tali, ma liquidati? E' più probabile che sia giusta la seconda ipotesi. In questo caso viene alla luce il problema delle frodi e della capacità di contrastarle. Ad oggi sono le compagnie che devono arginare e denunciare gli illeciti assicurativi. Da una analisi dei costi del contenzioso e delle lungaggini che ne derivano, possiamo affermare che in molti casi le compagnie preferiscono liquidare, e poi, semmai, segnalare nelle “loro statistiche” che il sinistro è “sospetto”. Allora mi pongo un'altra domanda: in zone nelle quali il numero di pratiche in capo al singolo liquidatore è così pesante, come può esser valutato con serenità un sinistro? E se vi è un rischio di errore, spesso la soluzione è quella di segnalare il sinistro come sospetto, pur procedendone alla liquidazione.

Per quale motivo il numero di addetti alla liquidazione sono così bassi, in territori nei quali, lo sostengono le tabelle, vi sono più sinistri e, sempre secondo le tabelle, sono anche più a rischio frodi? Sarebbe opportuno ricevere una risposta dalle compagnie.

L'esosità della tariffa porta anche all'aumento del contenzioso. Ci si deve rendere conto che chiedere migliaia di euro per una polizza, obbligatoria, spinge il cliente a fare di tutto pur di non andare in Malus. Il costo del sinistro, spesso, è inferiore all'aumento che avrebbe negli anni la polizza che subirà il Malus. Sostanzialmente in regioni come la Campania il principio assicurativo, cioè il trasferimento del rischio in capo all'assicuratore, non esiste: il sinistro è pagato dal cliente sia in maniera diretta, poiché spesso si preferisce pagare direttamente il danneggiato, o indirettamente con un aumento di classe, se si mantiene il rapporto con la propria compagnia, od anche con la tariffa più elevata, se disdettato dalla stessa.

Ma la cosa più grave è che, in virtù delle disdette massive ( fenomeno esploso nel 2011 ) e dell'eccessiva tariffa assicurativa, vi è un serio pericolo di subire un incidente da veicoli sprovvisti di assicurazione. Non solo, quindi, l'automobilista campano, deve pagare premi triplicati rispetto alla media nazionale, ma rischia anche di esser vittima del fenomeno della non assicurazione. Dai dati si evince che il fenomeno ormai è esploso. Ed è il fenomeno che crea più allarme sociale e che mette a rischio la convivenza civile. Mette a rischio anche le vite umane: è frequente il caso di omissione di soccorso, da parte di chi provoca incidenti sprovvisto di copertura assicurativa, e, per salvare una vita, il tempo dei soccorsi è importantissimo.

I portafogli sbilanciati nel ramo rc auto, in virtù di una tariffa che cannibalizza la possibilità di aumentare la raccolta in altri rami, hanno provocato il fenomeno della fuga delle compagnie. Ritenendo la raccolta insufficiente per fare “business”, le compagnie hanno incominciato a dismettere portafogli clienti, in maniera spesso indiscriminata, provocando serie ripercussioni occupazionali. Nel periodo 2011/2012 è ancora più grave il fenomeno dei licenziamenti e della chiusura di punti vendita, in virtù di una vera e propria fuga delle compagnie.

Un mercato, come quello assicurativo, non è un mercato che dovrebbe subire crisi, soprattutto alla luce dell'obbligatorietà di ciò che vende. Ma il mercato assicurativo al sud, è un mercato in cui le compagnie non raccolgono premi nei loro rami preferiti, e non facendo affari, è un mercato che vogliono abbandonare. 

La tariffa così elevata ha prodotto fenomeni di non assicurazione, aumento dell'illegalità e riduzione di capacità di spesa per il cliente. La tariffa elevata è stata la giusta la soluzione che le compagnie hanno adottato negli ultimi anni? Oppure è la vera causa dei problemi che stiamo vivendo? 

 
 
 

PERCHE' ALLE COMPAGNIE LE FRODI CONVENGONO?

Post n°106 pubblicato il 21 Luglio 2012 da nodisdetta

La domanda nasce spontanea dopo aver ascoltato i rappresentanti delle Compagnie in audizione al Senato. La tesi che questi signori hanno esposto davanti alla Decima Commissione Industria del Senato, è che le scatole nere non possono essere pagate dalle compagnie perché così si annullerebbero gli sconti previsti dalla Legge sulle Liberalizzazioni. Hanno fatto anche un rapido calcolo su tale ipotesi: considerando i 70 € della scatoletta, moltiplicandone il costo per i 30 milioni di veicoli circolanti...per le compagnie sarebbe costato troppo!

Vorremmo segnalare ai "Ragionieri" dell'Ania ( col dovuto rispetto per la categoria dei Ragionieri ) che sparare i numeri, ormai, è un giochetto al quale non caschiamo più, anche perché gli unici numeri di cui siamo ancora in attesa, si ostinano a non darli: i dati dei sinistri per provincia e per compagnia ( i famosi numeri da cui calcolano le tariffe assurde sulla rc auto ).

In attesa dei numeri "veri" , cerchiamo di comprendere perché le compagnie non vogliono che la tecnologia possa essere utilizzata per sanare le distorsioni del settore assicurativo.

Se un oggettino tecnologico consente di monitorare tutti i momenti "critici" di chi guida; se con queste scatolette, puoi verificare le reali dinamiche di un sinistro e, in certi casi, anche svelare che un sinistro non è mai accaduto; se uno strumento è in grado di fornire dati certi sullo stile di guida del tuo assicurato...insomma, se hai a disposizione uno strumento che ti aiuta a non buttar via soldi per colpa dei "costi impropri" dei sinistri, e tu rispondi che non ti conviene, a noi viene in mente che a te ( compagnia ) convenga lo schifo che c'è ora nel settore!

Non voler calcolare i risparmi che otterrebbero con l'eliminazione delle frodi, è una cosa che puzza di bruciato!

Un odore che già abbiamo sentito quando abbiamo scoperto che solo una compagnia aveva aderito alla convenzione ( aperta a tutti ) del Comune di Napoli, "Rc Auto Napoli Virtuosa".

Una convenzione in cui il cittadino civicamente virtuoso, disposto a mettere la scatoletta, ad andare presso le carrozzerie convenzionate, rinunciando a qualsiasi intervento legale in apertura sinistro, può ottenere uno sconto significativo. Una sola compagnia ha aderito. E le altre? Mamma che puzza di bruciato!!!

Ricapitoliamo: le compagnie non vogliono incentivare i clienti "virtuosi", non vogliono incentivare i sistemi di controllo tecnologici, non vogliono incentivare il risarcimento in forma specifica...ma poi quando chiediamo il perché delle tariffe così elevate, ci rispondono che è colpa delle frodi! SIGH!

La puzza di bruciato non ci annebbia però il cervello, ed il pensiero che vien fuori è uno solo: alle compagnie, non è che le frodi convengono?

L'alibi consente loro di aumentare continuamente le tariffe e decidere anche dove mitigare la leva tariffaria, selezionando territori in cui raccolgono il risparmio nel vita ( il ramo da loro preferito ). Se a Milano si fanno gli stessi incidenti di Napoli, ma si raccoglie il triplo nel vita, è evidente che le compagnie faranno una tariffa rc auto tripla a Napoli...Vergogna!

Rimaniamo in attesa dei dati statistici di ogni compagnia, divisa per zone di residenza. Questi dati non li abbiamo chiesti solo noi ma anche il Ministero dello Sviluppo Economico e, da qualche giorno, anche il Parlamento Europeo.

Perché abbiamo tutti il fondato sospetto che vi è un abuso di queste statistiche.

I cittadini vittime delle frodi e degli abusi delle compagnie! Si dice a Napoli: cornuti e mazziati!

 

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Sito web. http://www.federconsumatoricampania.org

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NODISDETTADAY - 20 LUGLIO 2012 BOICOTTAGGIO COMMERCIALE DELLE COMPAGNIE

Post n°105 pubblicato il 15 Luglio 2012 da nodisdetta

Il 20 Luglio 2012 boicottiamo commercialmente le compagnie di assicurazione: discriminerò chi mi discrimina!

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