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LA PAURA


Sabato sera sono andato a letto vagamente sbronzo, dopo una bella serata tra amici con cui avevo davvero voglia di passare un pò di tempo, per qualche ora dimentico dei tanti problemi di questo periodo.Dormo pesante, con il sangiovese che mi sommerge la coscienza, quando vengo strappato a forza da quell'oblìo agrodolce.Apro gli occhi, sento un rumore terrificante e avverto distintamente che lo scheletro di cemento armato della casa viene shakerato, a lungo, da una forza inumana.Mi rendo immediatamente conto che è un terremoto, e che è davvero forte.Non mi passa tutta la vita davanti, anzi, per la verità nemmeno un pezzetto, sono solo terrorizzato come mai mi è capitato in vita mia.Da un lato c'è un'assoluta, quasi manageriale contezza di quello che sta succedendo, dall'altro una sensazione ancestrale di pericolo, da uomo delle caverne, di essere sballottato una forza naturale assolutamente incontrollabile e da cui non c'è difesa.Per puro istinto mi stendo sopra mia moglie, senza alcun ragionamento, il primo istinto è quello di proteggerla da un crollo, o forse di cercare un ultimo abbraccio.Dopo un altro secondo, o forse una sola frazione, mi vengono in mente i bimbi nell'altra stanza.Mi ritrovo a correre da loro mentre la casa è ancora in preda alle scosse, forse urlo, non lo ricordo. Barney è in ginocchio sul letto, non sembra nemmeno troppo agitato, mi guarda, non sa bene cosa fare. Balboa invece dorme come un sasso, non si è accorto di niente, beato lui.In trenta secondi scarsi li faccio vestire e siamo tutti fuori sul prato, cane compreso.Siamo i primi in assoluto, se fosse una maledetta gara l'avremmo vinta, poi arrivano a tratti tutte le altre famiglie del vicinato.I bambini e i cani giocano tra di loro, sembrano contenti di questa uscita fuori programma, noi adulti scorriamo le notizie sui telefonini, si chiamano i genitori, qualcuno accende la radio della macchina per cercare di capire che cazzo succede.Fin da quando ho sentito le scosse, non so perchè, forse per quei ricordi del terremoto del Friuli, penso che l'epicentro del terremoto sia lontano, in qualche regione distante, e che là sia successo qualcosa di terribile.Poi, dopo un pò, anche grazie a Facebook, veniamo a sapere che invece il sisma ha colpito proprio lì, nella più piatta e immota Pianura Padana.Beh, la paura è stata davvero terribile.Ma il cervello umano è incredibile, a distanza di qualche giorno già mi sembra che sia stato tutto un brutto sogno e niente più.Comunque sia, gli effetti del terremoto sono molto più pesanti di quanto venga mostrato in televisione; ieri sono andato a Cento passando (quando possibile) per S.Agostino, Mirabello, S. Carlo: un mezzo disastro.Particolarmente impressionanti i danni alle industrie dove sono morti gli operai, tetti e muri crollati, strutture scoperchiate.Ma la gente di queste parti ha palle e sorriso sempre in canna, ce la faremo.