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IL GIBBONE


Ne sono certoE' proprio un pianoforte da concertoDal suono avulto dal misterioUn pianoforte a coda lunga, nero Una cosa che ho capito di me crescendo, una delle poche, è che mi piacciono le persone istintive, non inquadrate.Ebbene si, lo dico io che sono ritenuto, a torto o a ragione, uno "serio" - per la verità anche troppo, e mi sarei pure rotto i coglioni. Non sto dicendo che mi piacciono i serial killer o i rapinatori di banche.E nemmeno i cazzoni o le persone senza onore.Ma amo perdutamente la gente che prende la vita come viente.Io, che se non arrivo in orario (meglio ancora in anticipo) mi sento un traditore, apprezzo quelli che arrivano quando arrivano, e si fottano tutti, che tanto non cambia un cazzo, e quasi sempre è proprio così.Io che se do una parola ci tengo tanto che sia quella, anche se poi viene fuori che ho detto una sonora cazzata e me lo trovo in culo, invidio segretamente quelli che alla bisogna sono capaci di rimangiarsi tutto, enunciando il loro errore e facendosi pure una bella risata.Io che devo avere tutto sotto controllo, quando ormai ho imparato che nessuno di noi può veramente controllare un beato cazzo, nel profondo apprezzo ai massimi quelli che vivono senza fare troppi progetti.Perchè, purtroppo o forse per fortuna, molto spesso hanno ragione loro.E' inutile cercare di plasmare la vita secondo i propri voleri, almeno quelli più superficiali e influenzati dal contesto, perchè tanto poi le cose hanno il loro corso, e se ci mettiamo a fare i direttori d'orchestra combiniamo spesso solo casini disastrosi.Istinto batte ragionamento dieci a zero.Il più è fermarsi ed ascoltarlo. Lungo il cammino ho incontrato alcune persone che vivono in maniera quasi totalmente istintiva, e per loro ho sempre provato affetto e attrazione, anche se magari a volte mi facevano incazzare.Ma se mi incazzavo è perchè, alla fine della fiera, avevano quasi sempre ragione loro.Il Gibbone, per esempio, uno degli agenti che nella mia prima vita lavoravano con me, era l'apoteosi vivente di quanto sopra.Se una mattina avevamo appuntamento alle nove per andare insieme da clienti, lui non c'era mai, e quando lo chiamavo si inventava le scuse più belle, con la voce ancora impastata dal sonno, tipo "mia moglie se n'è andata con le chiavi del cancello e ho la macchina chiusa in cortile". Un idolo.Però quando c'era da far fuori migliaia di cellulari in mezz'ora, gli dicevo "vai idiota, solo tu puoi farcela, perchè sei una testa di cazzo": lui si metteva lì con mezzo pacchetto di paglie, con degli urli al telefono che tutti uscivano dagli uffici dalla paura, e vendeva l'intera produzione Nokia del semestre.Come fai a voler male a uno così?E infatti gli volevo bene, e anche se lo vedo poco, gliene voglio ancora.Tutto questo per arrivare a dire che, secondo me, mio figlio Barney potrebbe diventare uno così.I sintomi ci sono tutti.Certe volte mi sembra un Gibbone in erba, solo molto più magro.E i suoi animali preferiti sono sempre stati le scimmie.