La possibilità di dare la propria preferenza per un candidato al governo del proprio paese è LA vera conquista democratica. Quella fondamentale.Ma il fatto che sia soggetta solo a condizioni di tipo formale (maggiore età, cittadinanza, ecc.) è anche LA vera tara della democrazia.Tutti devono avere il diritto di votare PURCHE' dimostrino di sapere CHI e COSA stanno scegliendo.Una specie di test, insomma, propedeutico all'esercizio del voto.Non un questionario di cultura generale, si badi bene, ma specifico e sintetico sui programmi e gli impegni presi dai vari candidati.Dieci-venti semplici domande di verifica. Se superi il test, voti, se non sai un cazzo e stai votando per deficienza o abitudine torni a casa a vedere Amici.La diffusione del programma al pubblico sarebbe a carico dei partiti, che di contributi ne prendono già abbastanza.Il programma può essere lungo quanto si vuole, ma dovrebbe prevedere da 5 a 10 macropunti con obiettivi e relativi tempi.Questi macrobiettivi sarebbero l'oggetto del test di ammissione al voto.Se dimostri di conoscerli, puoi votare. Se no, torna a Maria De Filippi.E' inutile affannarsi a smorzare gli effetti, se non si agisce sulle cause.Quelli che vanno educati sono gli elettori, non i politici.