Creato da Benedettadalcielo il 10/03/2007 |
PASSI DI GATTA
Impara a vivere da gatta: donati solo quando vuoi e a chi merita, fuggi da chi ti far star male, tira fuori le unghie quando necessario, sii sempre libera e non dipendere mai completamente da nessuno.
Voglio fare un castello in aria:
piu' su delle nubi,
piu' su del vento.
Un castello d'oro e d'argento.
Con una scala ci voglio salire,
per sognare senza dormire.
E su un cartello faro' stampare:
LE COSE BRUTTE NON POSSONO ENTRARE!
Gianni Rodari
"Non ci sono regole di architettura di un castello tra le nuvole."
GK Chesterton
Ho coltivato nel mio spirito un giardino di rose;
l'ho nascosto dentro una scorza dura.
Fuori ho messo un cartello
per vietare l'ingresso ai cattivi.
G. Allevi
"Quando vedo la primavera, desidero terribilmente che nell'altro mondo ci sia un paradiso."
Anton Čechov
NEL SEGNO DEI PESCI...
« ... | ... » |
Lei non era una donna qualunque,
una con un bel paio di gambe, un bel seno, un bel sedere o un viso particolare, non so dire neppure se fosse realmente bella esteticamente.
Aveva le rughe dei suoi anni, dei suoi vissuti, un carattere spigoloso, era complessa, quasi schiva, contorta...
eppure era così bella nel suo fare, nel suo amare, nel suo infinito essere.
In ogni cosa che faceva trovavi celato tutto il suo fascino
aveva addosso il profumo selvaggio di libertà, di sogni, di concretezza, di passione.
Non era perfetta, anzi era lunatica, a tratti antipatica eppure, in ogni suo difetto, in ogni eccesso vi era l'essenza del suo essere "perfetta" perché "bastardamente sincera".
No, decisamente lei non era una donna qualunque, aveva il cuore esteso verso l'infinito, infinito come lo è il mare, come lo è l'universo e profonda come l'oceano.
Aveva si, tutte le rughe dei suoi anni, quel carattere testardo quasi irremovibile, non aveva peli sulla lingua,
spesso abbattuta ma mai sconfitta.
Bastava a sé, faceva in modo di bastarsi.
Di lacrime la vita gliene aveva "donate" tante, ma è andata avanti trovando il modo di asciugarsele da sola.
Lei si, era una DONNA, complicata... un groviglio di DONNA.
Definirla Bella? Si, bellissima, complessa e misteriosa
andava spogliata da dentro, presa e trascinata senza fare troppe domande, perché troppe domande non avrebbero trovato risposta nelle parole.
Lui queste sfumature di lei non le poteva capire,
forse perché lei era troppo per uno come lui
abituato a vivere le persone con leggerezza cogliendone solo l'apparenza.
Lei aveva testa, cuore e anima e non era un bel paio di gambe, un bel seno.
Lei, per quanto fosse "un niente di particolare"
era straordinaria con chi le entrava nel cuore e metteva il cuore, la forza e la passione in ogni cosa che faceva.
Silvana Stremiz
Seducente
DOLCE
ANGELICA
LEGGERA
SPENSIERATA
FANTASTICA
BAMBINA
NATALIZIA